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Quando il simbolo della squadra del cuore diventa un tatuaggio

E’ una moda che sta caratterizzando tanti calciatori, ma ora anche i presidenti, come Paul Baccaglini che ha da poco rilevato il Palermo da Zamparini.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dopo aver preso parte al programma “Le Iene”, su Italia 1, Paul si è messo in testa di far sognare i tifosi rosanero, facendosi tatuare addirittura lo stemma del club siciliano sul corpo. Ma è stato l’unico nel calcio? Vediamo chi nella storia ha deciso di farsi marchiare a vita lo stemma della propria squadra del cuore sulla pelle. In Italia non si parla d’altro. Lo stranissimo nuovo presidente del Palermo, Paul Baccaglini, sembra aver già conquistato i suoi nuovi tifosi che amano il suo passato ma anche le sue ambizioni future per creare un Palermo vincente e competitivo sia in Italia che, eventualmente, in Europa.

Che matto Baccaglini!

“Quanti tatuaggi ho? Più facile dire quanti non ne ho. Adesso anche un’aquila sul mio petto”. Così Paul Baccaglini, neo-presidente del Palermo, ha presentato alla stampa il suo nuovo tatuaggio: l’aquila rosanero. Il nuovo presidente del Palermo, ad oggi, non ama cambiare allenatori come il suo predecessore, ma preferisce i tatuaggi. L’ italo-americano, 33 anni, ha presentato l’ultimo fatto ai giornalisti presenti durante la sua prima conferenza stampa da presidente rosanero. La testa dell’aquila, simbolo della città siciliana presente nel logo del club, è stata tatuata sotto il capezzolo sinistro. Ha già conquistato il pubblico anche per questo piccolo gesto.

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Lorenzinho e il Napoli nel cuore

Lorenzo Insigne, sul suo corpo, ha davvero tantissimi tatuaggi. Difficile portare un conto preciso. Uno su tutti però, sta molto a cuore ai tifosi partenopei: il simbolo del Napoli. Lorenzo ci teneva particolarmente a farselo tatuare, ed è  sempre fiero di portarlo sul braccio, il Napoli è da sempre la sua squadra. Ma non solo il tatoo con lo stemma azzurro, anche quello con il nome del figlio Carmine e la data di nascita, è uno a cui tiene tanto e che si è fatto tatuare in petto. Il suo desiderio un giorno è tatuarsi lo scudetto del Napoli, il tricolore, che i tifosi si augurano di vederglielo sulla pelle quanto prima.

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L’unico e solo gladiatore di Roma

Francesco Totti ha dedicato la propria spalla destra alla sua Roma. Un calciatore capace di evocare la forza dirompente e la voglia di vittoria della squadra e del capitano non poteva che essere il gladiatore. Dopo la vittoria giallorossa dello scudetto nella stagione 2000/2001, Francesco Totti andò insieme all’amico ed attore Claudio Amendola da uno dei tatuatori più conosciuti a Roma. Il gladiatore intento a sgominare gli avversari con la sua spada è un’opera d’arte che viene sempre ammirata dai tifosi e mostrata, fiera, dal “Pupone”. Un omaggio alla sua Roma e soprattutto agli avversari. Quando si arriva all’Olimpico, tutte le squadre, per vincere, dovranno sconfiggere 11 gladiatori.

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Pisacane, un napoletano-argentino

Andato a terra in un contrasto nel corso del match contro la Sampdoria di questa stagione, nel corso di un’inquadratura, Fabio Pisacane, difensore del Cagliari classe ’86, ha fatto il giro del web per un tatuaggio che mostra la sua passione e l’amore per il Boca Juniors. Tifoso degli Xeneizes, sempre al fianco del calciatore quando scende in campo con i suoi parastinchi il terzino napoletano, si è fatto tatuare lo stemma del club argentino sull’avambraccio sinistro. Un’inquadratura che ha fatto il giro del mondo arrivando direttamente a Buenos Aires. Un tatuaggio ed un amore che fa piacere al club argentino. Un amore forse nato anche grazie all’idolo indiscusso dei tifosi partenopei, Diego Armando Maradona, primo fan del Boca Juniors.

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In D con il Cagliari sulla coscia

Francesco Pisano, classe 1986, terzino destro, è uno dei veterani del Cagliari. Oggi, dopo molti anni, è all’Olbia in Serie D, ma è sempre stato una grande bandiera del pubblico rossoblu: "Sono attaccatissimo a questa maglia, come tutti i sardi, al punto che mi sono fatto fare un tatuaggio che simboleggia la squadra. Il Cagliari è qualcosa di unico: anche i giocatori che vengono da fuori ne avvertono subito il fascino e ne rimangono coinvolti". Lo stemma del club ce l’ha sulla coscia destra, con cinque numeri: 5 di Conti, 7 di Cossu, il suo 14, 31 di  Agostini e il 6 di Lopez, ex mister ora al Palermo. "Siamo tutti amicissimi, siamo molto legati e abbiamo il Cagliari nel cuore". E' rimasto a Cagliari, resistendo a qualunque tentazione, ma poi, anche l’età, l’ha costretto a scendere di categoria per accettare il progetto ambizioso dell’Olbia.

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