Quagliarella: “Abbraccerò Gigi, gli dirò grazie per quanto ha fatto in carriera”
La ripresa del campionato servirà anche a dimenticare la brutta esperienza della mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Di quella serata nefasta a San Siro sono rimasti poche immagini: la rabbia di Daniele De Rossi, che in disaccordo con la strategia dei cambi manda a quel paese il collaboratore di Ventura, lo sconforto degli Azzurri e più ancora le lacrime di Gigi Buffon in diretta tv al termine della partita. Un pianto sincero da parte del capitano della Nazionale e della Juventus. Uno sfogo legato a doppio filo alla consapevolezza del fallimento e soprattutto alla grande delusione di non prendere parte – sulla soglia dei 40 anni – all'ultima edizione della Coppa della sua carriera: aveva sognato un addio differente, gli è toccata la triste realtà di un'eliminazione cocente.
Bianconeri contro la Samp rivelazione. Domenica pomeriggio la Juventus sarà di scena a Genova, l'attende la trasferta sul terreno della Sampdoria rivelazione, la squadra che Giampaolo ha rimesso in sesto nonostante le cessioni eccellenti dell'estate scorsa (Schick finito alla Roma, Skriniar passato all'Inter), incastonando nel gruppo Strinic, Zapata e Caprari. Il club gli cede i pezzi migliori, lui si arrangia come può forte anche dell'esperienza di giocatori come Fabio Quagliarella.
Sempreverde. A 34 anni, l'attaccante dei Castellammare di Stabia, conserva numeri, stimoli e voglia di vincere proprie di un ragazzino. Il contratto fino al 2019 e la carta d'identità sono solo questioni di mera burocrazia, il responso del campo dice ben altro: 11 match giocati, 7 gol segnati, 3 assist compiuti in un totale di 900 minuti complessivi disputati finora in Serie A sono un bottino invidiabile per una punta che – in base alle stime di Trasnfermarkt – vale appena 2 milioni di euro. Follia, le cifre raccolte dicono altro. E la gara con la Juventus rappresenta l'occasione per confermarle.
Quagliarella affronterà i bianconeri da ex di turno. Alla vigilia della sfida è stato lo stesso calciatore a raccontare qualche aneddoto della sua esperienza a Torino. In particolare, il legame con Gigi Buffon che – come riportato dalla Gazzetta dello Sport – spesso gli diceva in dialetto napoletani: "Quagliare', tu sì ‘o cchiù forte – ha raccontato – Gigi mi diceva due cose in napoletano, mi abbracciava e valeva più di mille parole".
Con un abbraccio cercherò di trasmettere a Gigi quello che ho provato lunedì vedendo la sua intervista. E gli dirò grazie per quanto ha fatto per il calcio italiano. Per me Buffon è un modello di calciatore eterno, una specie di highlander. Ho 34 anni e fino a quando mi sentirò bene voglio giocare come Gigi.
Quando Mourinho disse: "Ti porto con me a Milano". Tra i retroscena della sua carriera ce n'è anche uno che riguarda José Mourinho. Proprio lui, lo special one che ai tempi dell'Inter regalò successi ed emozioni al popolo nerazzurro.
La prima volta successe a Udine, ero fuori dagli spogliatoi dell'Inter perché volevo scambiare una maglia: ‘Vieni dentro Fabio – mi disse -, anzi sali in pullman con noi che ti porto a Milano'. E' successo di nuovo questa estate durante Samp-United giocata a Dublino. Mi stava aspettando nel tunnel. ‘Dov'è Fabio Quagliarella?'.