Qatargate, Platini: “Se c’è stata corruzione, i Mondiali 2022 verranno riassegnati”
Platini esce allo scoperto. Mentre il Qatargate, come è stato ribattezzato, impazza ormai su tutti i giornali, il numero uno della UEFA affronta la questione a muso duro. "Se sarà dimostrata la corruzione, allora dovranno esserci sanzioni ed una nuova votazione", ha tuonato Roi Michel. Che nega ogni accostamento alla vicenda: nel mirino, c'è soprattutto un suo incontro con Mohamed bin Hammam, dirigente qatariota al centro dello scandalo. "Solo per aver fatto colazione con un collega, mi vedo coinvolto in un affare di Stato e in una trama completamente costruita, non so da chi o perché. Non sono corrotto, non so chi c’è dietro a tutto questo. Il collega in questione l'avrò visto diecimila volte negli ultimi quindici anni. Tutto è stato creato ad arte per screditare me e il lavoro che faccio, anche se non ho alcuna prova della manovra architettata. Penso che ci siano molti interessi in ballo, per quelli che stanno alla Fifa, per quelli che hanno intenzione di andarci e per quelli che sperano di esserci un giorno".
L'accusa. Il Sunday Times, quotidiano britannico, avrebbe ricostruito in questo modo la vicenda: Platini e Hammam si sarebbero incontrati a colazione un mese prima della votazione della FIFA, il 2 dicembre 2010 a Zurigo; pochi giorni dopo, sempre prima della votazione, il presidente UEFA avrebbe partecipato ad una cena presso il Palazzo dell'Eliseo su invito di Nicolas Sarkozy, allora presidente francese, alla presenza dell'Emiro del Qatar e del Primo Ministro dell'Emirato. Si parla di ben cinque milioni di dollari spesi per i manager in votazione per il Qatar da parte di Hammam. L'indagine è in corso, e dunque bisogna dare la presunzione d'innocenza per tutti. In ogni caso, l'Inghilterra ha fatto sapere che, qualora si dovesse riassegnare il Mondiale 2022, ci sarà la propria candidatura.