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Qatargate: avvocato Fifa indaga su favori e regali in cambio del voto

Pare che diversi membri della FIFA e le loro mogli si sono recati a Doha su un jet privato e hanno ricevuto numerosi doni poco prima della votazione per assegnare il Mondiale al paese orientale.
A cura di Vito Lamorte
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Sta diventando sempre più intricata la questione che riguarda la votazione per l'assegnazione dei Mondiali di calcio del 2022 al Qata. L'investigatore della Fifa, Michael Garcia, sta esaminando le accuse rivolte ai funzionari che hanno partecipato allo scrutinio della Coppa del Mondo: secondo il Telegraph l'avvocato sta studiando i carteggi di alcuni funzionari e dei loro coniugi che si recarono a Doha, capitale del paese del Golfo, su un jet privato e pare abbiano ricevuto numerosi doni poco prima della votazione. Questi membri esecutivi hanno la responsabilità sulla decisione della sede della Coppa del Mondo e se tuttio ciò fosse vero, lo scandalo sarebbe servito su un piatto d'argento. Garcia sta studiando le irregolarità che circondano le assegnazioni delle manifestazioni del 2018 e del 2022 e prevede di completare la sua relazione entro la prossima settimana, pochi giorni prima della gara inaugurale del Mondiale 2014.

Platini e Bin Hammam Questa notizia arriva quasi in contemporanea con quella che riguarda il presidente della Uefa, Michel Platini, che ha ammesso di aver incontrato Mohamed Bin Hammam del Qatar ma non vi è alcuna indicazione che l'ex stella francese abbia ricevuto compensi. Delle fonti vicine dirigente francese hanno rivelato che la notizia della riunione era stata fatta trapelare da Blatter, presidente della Fifa, perchè molti considerano Platini l'erede al trono della Federazione Internazionale. Michel Platini al Telegraph ha dichiarato: "Trovo incredibile che i colloqui con un collega membro del comitato esecutivo Fifa al momento possono essere trasformati in una cospirazione. Certamente ho incontrato Mohamed Bin Hammam diverse volte nel 2010 dato che eravamo due membri del comitato esecutivo dal 2002. In queste conversazioni, l'oggetto delle discussioni è stata la candidatura per la presidenza Fifa. Il signor Bin Hammam voleva convincermi a candidarmi alla presidenza Fifa nelle elezioni del 2011".

Chi è  Garcia? – Michael Garcia è partner di studio legale di New York ed è stata una pedina importante nella lotta al terrorismo sotto la presidenza Bush. Ha trascorso diversi mesi ad indagare e interrogare alcune persone coinvolte nell'assegnazione della Coppa del Mondo in Russia e in Qatar quattro anni dopo. Nelle stanze della Fifa la tensione è alle stelle anche per i problemi che un Mondale nell'isola del Golfo potrebbe incontrare: il primo può essere la temperatura, che può raggiungere 122F, circa 50 C. Durante la costruzione delle infrastrutture centinaia di lavoratori sono morti e non sono poche anche preoccupazioni riguardanti l'atteggiamento del Qatar verso l'omosessualità e l'alcool. Il Telegraph, lo scorso marzo, ha rivelato che l'ex membro del comitato esecutivo Fifa Jack Warner è stato pagato quasi 2 milioni dollari da una società chiamata Kemco, che successivamente è stata collegata al signor Bin Hammam. Come se non bastasse, il weekend passato il Sunday Times ha pubblicato informazioni ricavate da alcune e-mail che mostravano centinaia di migliaia di dollari canalizzati ai funzionari africani da fondi neri controllati dal signor Bin Hammam.

Se tutto ciò corrisponde a verità, quale credibilità avrebbe l'organo più importante del calcio mondiale? Con quale spirito verrebero disputati i Mondiali in Brasile? Quale sarebbe la reazione da parte della popolazione brasiliana che già protesta contro un'evento che, secondo molti, è solo una trovata per migliorare il benestare di pochi. In ogni caso, le relazioni di Garcia chiariranno tutto e in breve tempo.

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