Puggioni diventa dottore: il portiere del Benevento si è laureato in Giurisprudenza

Dopo il 110 con lode preso nell'aprile del 2017 da Giorgio Chiellini, un altro protagonista del calcio italiano ha coronato il suo sogno e si è finalmente laureato. A festeggiare il prestigioso traguardo è Christian Puggioni: ex numero uno della Sampdoria e dalla scorsa estate portiere del Benevento. Il 37enne calciatore ligure si è infatti brillantemente laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Reggio Calabria con una tesi sui diritti audiovisivi. "Dopo tanti sacrifici finalmente il giusto premio – ha twittato Puggioni – Che dire? Sono felicissimo per il risultato raggiunto. Grazie a tutti voi per il supporto e i messaggi di congratulazioni ricevuti".
La lettera del dottore
"È nelle parole del presidente della commissione di laurea che si trova la sintesi del mio percorso universitario – ha scritto il portiere – Me le porterò dietro per sempre. Mi ha detto così: “Ho visto poche partite di calcio ma certamente nella mia testa ero convinto che un calciatore non brillasse certo per eloquio o spessore culturale. Le devo invece fare i miei complimenti per la preparazione, la sua padronanza dialettica e per la dettagliata conoscenza dell’argomento. Ha catturato l’attenzione di tutti e l’aula era in religioso silenzio ad ascoltarla. Sono un calciatore professionista ma ho deciso di iscrivermi all'università e di laurearmi in giurisprudenza. Mi piace andare controcorrente, ancora di più cancellare gli stereotipi e quello del calciatore ignorante e bifolco non mi è mai andato giù, tra l'altro non rappresenta minimamente la categoria".
Gli altri laureati del mondo del calcio
Prima di Chiellini e Puggioni, altri giocatori avevano deciso di intraprendere e terminare con successo il percorso universitario. In Italia si ricordano infatti i casi di Guglielmo Stendardo (laureato in Giurisprudenza anche lui), Lorenzo De Silvestri (Economia e Management dello Sport), Dries Mertens (Scienze motorie) e Angelo Ogbonna (Giurisprudenza). All'estero, invece, i casi più eclatanti sono quelli di Iniesta, Xabi Alonso, Fabregas, Mata e Robert Lewandowski.