Psg: Neymar, milioni e privilegi. Al brasiliano è concesso tutto e alla squadra non piace
Come gestisci un calciatore che percepisce uno stipendio netto annuale di circa 37 milioni? Come inquadri nell'ottica di rosa un investimento che pesa a bilancio per i prossimi cinque anni circa 600 milioni di euro? Il Paris Saint-Germain ha scelto di adottare con Neymar una linea molto semplice: lasciargli la massima libertà di esprimere il proprio talento in campo, tutelarlo come si fa con i gioielli preziosi che tieni al sicuro in una teca protetta da allarmi di massima sicurezza, concedergli il ruolo di prima donna anche all'interno dello spogliatoio.
A patto che tutti accettino queste condizioni… perché – come scritto dal giornale francese Le Parisien – non tutti i compagni di squadra sembrano aver gradito questa diversità di trattamento. E lo screzio tra Cavani e O Ney su chi dovesse calciatore un rigore rappresenta solo la punta dell'iceberg di un malessere che fa perno sul netto squilibrio che c'è nel gruppo.
Neymar non ha l'obbligo di aiutare i compagni
Al di là della questione economica, ad alimentare il malcontento sarebbero una serie di vantaggi ‘tecnici' di cui l'ex campione del Barcellona godrebbe rispetto al resto della squadra. Anzitutto, a dispetto delle indicazioni tattiche date dal tecnico, Emery, a Neymar sarebbe consentita massima libertà di movimento senza alcun obbligo di aiutare i compagni in azioni difensive né di rincorrere gli avversari.
Tutela massima in allenamento
Nel corso degli allenamenti nessuno può permettersi di contrasti duri (anche se involontari) sulle caviglie del numero 10 così da evitare infortuni o colpi che ne possano in qualche modo limitare il rendimento.
O Ney dispone di 2 fisioterapisti privati
A proposito di trattamento d'eccezione, la stella della Seleçao è l'unico calciatore della rosa che può beneficiare di ben due fisioterapisti privati a propria disposizione. Personale che adotta in maniera esclusiva per la cura dei propri muscoli a fronte di quanto accadeva ai tempi di Ibrahimovic: in quel caso il fisioterapista era unico e seguiva anche altri giocatori.
Decide lui se tirare o meno il rigore
Ultimo privilegio, Neymar può decidere se calciare oppure no i rigori. Quanto accaduto con Cavani ha portato la dirigenza a scegliere una linea di fermezza: la prossima volta sarà il brasiliano a scegliere cosa fare dagli undici metri.