Psg, il presidente Al Khelaifi accusato di corruzione
Tempi duri per il presente del Paris Saint Germain Nasser al Khelaifi. Il magnate qatariota, che è stato al centro di voci relative ad un interesse per l'acquisto della Roma, è accusato di sospetta corruzione nell'ambito dell'assegnazione dei mondiali di atletica 2017. A rivelare il tutto ci ha pensato la stampa transalpina e in particolare il quotidiano "Le Parisien". Il giudice del polo finanziario del tribunale di Parigi sospetta che Al Khelaifi abbia accordato un pagamento di circa 3,1 milioni di euro a Lamine Diack, ex presidente della Federazione internazionale Campionati di atletica leggera. I legali del patron dei Bleus hanno smontato il caso parlando di accuse "basate sul nulla".
Perché Al Khelaifi presidente del Psg è accusato di corruzione
Nasser Al Khelaifi nell'occhio del ciclone in Francia. L'accusa per il magnate qatariota classe 1973 è di sospetta corruzione nell'ambito dell'assegnazione dei mondiali di atletica 2017. Stando a quanto rivelato da Le Parisien, Il giudice del polo finanziario del tribunale di Parigi, Renaud Van Ruymbeke, sospetta che Al Khelaifi abbia accordato un pagamento di circa 3,1 milioni di euro a Lamine Diack, ex presidente della Federazione internazionale Campionati di atletica leggera. Nel 2017, il Qatar non era riuscito ad aggiudicarsi la kermesse iridata, in programma a Londra. Le cose sono andate diversamente per l'edizione che partirà a settembre 2019, e che si svolgerà proprio a Doha.
Il legali di Al Khelaifi smentiscono, accuse basate sul nulla
Non hanno perso tempo per smentire le accuse i legali del magnate qatariota. L'avvocato Francis Szpiner ha spiegato: "Il nome di Al-Khelaifi non appare in nessuno dei documenti. Le incriminazioni non sono basate su alcuna prova tangibile. La prima udienza di Al-Khelaifi era stata richiesta perché il magistrato ha confuso Oryx QSI, società privata gestita dal fratello, con QSI, fondo sovrano che ha Al-Khelaifi come presidente". Inoltre "non vi è alcun nesso tra i fatti in questione e il territorio francese quindi nulla giustifica la giurisdizione del diritto francese o dei tribunali francesi su reati oltretutto prescritti".
Chi è Nasser Al Khelaifi, presidente del Psg
Nasser Al Khelaifi è senza dubbio uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo, presidente tra le altre cose del fondo sovrano Qatar Investment Authority (Qia). Nel 2011 ha fatto il suo ingresso nel calcio che conta attraverso l'acquisto della maggioranza delle quote del Paris Saint-Germain da parte della Qatar Sports Investments (Qsi), ramificazione del Qatar Investment Authority, diventando poi il presidente del club. Tra i suoi incarichi figura anche la nomina nel novembre 2013 a ministro senza portafoglio da parte dell'emiro Tamim bin Hamad al Thani. Sotto la guida di Al Khelaifi, il Qia ha investito miliardi in imprese britanniche, ma anche altrove. Al Khelaifi possiede grandi quote della Barclays, Sainsbury's, e Harrods, Volkswagen, Walt Disney, The Shard, Heathrow Airport, Siemens e Royal Dutch Shell. Patrimonio da 60 miliardi di dollari e notevoli affari anche in Italia: è proprietario del piano di sviluppo della stazione ferroviario di Torino Porta Nuova e dello storico Hotel Gallia a Milano, e di molti complessi alberghieri turistici della Costa Smeralda in Sardegna, dell'ex ospedale San Raffaele di Olbia.
Al Khelaifi e le voci sull'interesse per l'acquisto della Roma
Il nome di Nasser Al Khelaifi è diventato caldo nelle ultime settimane, alla luce del presunto inserimento del Qatar Sports Investment per l'acquisto dell'As Roma guidata da James Pallotta. E' stata proprio la proprietà statunitense capitolina a smentire i contatti con Al Khelaifi nonostante le indiscrezioni. Si è parlato infatti di un possibile incontro tra i rappresentanti legali di Qsi e dell'As Roma che sarebbe avvenuto all'Hotel San Regis a due passi da Piazza della Repubblica a Roma. Il Qsi, tuttavia, non potrebbe essere proprietario di due club, Paris Saint-Germain e Roma, per questioni legate soprattutto alle competizioni europee e questioni etiche.