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Psg, Ibrahimovic contro il Fair Play Finanziario: “Diamo fastidio e facciamo paura”

Lo svedese critica la decisione dell’Uefa di Michel Platini di infliggere una multa da 60 milioni di euro e di limitare i movimenti di mercato e la rosa per la Champions 2014-2015 da 25 a 21 unità.
A cura di Alessio Pediglieri
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La multa di 60 milioni di euro pesa come un macigno sul futuro del Paris Saint Germain ma il club campione di Francia non ha voluto continuare il muro contro muro con l'Uefa e ha accettato la sanzione e i paletti imposti da Nichel Platini i cui investigatori federali hanno confermato come la società parigina abbia provato a raggirare le direttive del massimo organismo del calcio internazionale in ambito finanziario. Così il Psg non farà ricorso, pagherà la sanzione, accetterà la riduzione della rosa europea da 25 a 21 unità e continuerà per la propria strada. I soldi non mancano comunque, tanto quanto le ambizioni di arrivare un giorno – non troppo lontano – fino alla fine della Champions. Ma a sentire Zlatan Ibrahimovic il Fair Play e le sue regole sono state utilizzate ad hoc da qualcuno che ha visto proprio nei transalpini un ostacolo impossibile da superare e quindi da ridurre e limitare.

La scure di Platini – Non è certamente la prima volta che Zlatan fa parlare il suo ego attraverso la sua bocca. Anche all'indomani della sconfitta e dell'eliminazione nello spareggio per  Brasile 2014 perso sotto i colpi di Cristiano Ronaldo, senza alcun pudore disse che i Mondiali senza di lui non avrebbero avuto il giusto appeal. Oggi, lo svedese dai mille colpi e dalle cento lingue è tornato a far parlar di sè su un argomento delicato, come quello del Financial Fair Play, il ‘codice finanziario' preteso da Platini e varato senza indugio dall'UEFA regolato da una norma semplicissima: si spende solamente quanto si guadagna, pareggiando i bilanci e evitando di vedere società indebitate scorrazzare in Europa.

Parole di fuoco – Le parole di Zlatan arrivano dirette e precise. Dopotutto la parola diplomazia è un vocabolo che non rientra nel parlato di Ibra: "Non sta a me parlare del fair play finanziario, il mio compito è provare a far vincere trofei al mio club e il resto è politica, ma credo che gli altri club temano moltissimo il nostro progetto e stanno usando questo mezzo per contrastarci. Forse c'è qualcuno che è geloso del PSG ma nessuno deve dimenticare l'importanza del nostro club per il calcio europeoNon voglio farmi dei nemici ma ricordo che il PSG è importantissimo per l'UEFA. Il valore dei diritti tv della Champions League è migliorata anche grazie a noi e mi auguro che l'UEFA riconosca che stiamo apportando benefici non solo al calcio francese ma a quello europeo in generale"

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