PSG, Ibrahimovic attacca ancora Guardiola: “Non ho vinto la Champions per colpa sua”
Domani ci sarà Barcellona-Paris Saint Germain per la seconda giornata di Champions League, una sfida che riporta il più forte giocatore dei parigini, Zalatan Ibrahimovic, direttamente nel suo passato calcistico quando in Catalogna giocò la sua peggiore stagione calcistica soprattutto a livello internazionale. Solo virtualmente, perché il campione svedese non sarà in campo ma ha voluto comunque partecipare alla vigilia della sfida con dichiarazioni al peperoncino ritornando sull'annosa questione dei pessimi rapporti con il tecnico di quei tempi, Pep Guardiola, oggi allenatore del Bayern Monaco. Con cui non ha mai legato e sul quale ha sempre sparato a zero dandogli tutte le colpe del suo fallimento spagnolo.
Le accuse a Guardiola. Lo svedese non fa direttamente il nome di Guardiola, ma è chiaro che si riferisce all'attuale tecnico del Bayern Monaco quando ritorna a parlare dell'eliminazione in Champions da parte del Barça e del tabù europeo che ancora oggi non sembra voler lasciare stare Ibra. Perché in Champions Zlatan ha fallito con Juve, Inter, Barcellona e Milan e non vorrebbe ripetersi con il PSG. Quell'anno nefasto fu l'Inter di Mourinho (ex squadra di Ibra) a trionfare in Champions League, eliminando proprio i catalani in semifinale. "Avevamo la squadra migliore del mondo, ma non abbiamo vinto la Champions League per le cattive decisioni di qualcuno", è il parere di Ibrahimovic ai microfoni di Canal +. Ogni riferimento, ovviamente non è casuale perché con Guaridola l'attaccante non ha mai nascosto di aver avuto rapporti pessimi.
L'ultimo assalto alla Champions. La speranza è che alla terza stagione sotto la Torre Eiffel sia arrivato il momento anche per trionfare in Europa. Difficile, vista la concorrenza agguerrita ma la speranza è sempre l'ultima a morire e un eventuale successo in Champions potrebbe consacrare Zlatan tra i grandissimi di sempre: "Sarei felice di riuscirci, sarebbe incredibile, ma se non dovessimo riuscirci non sarebbe un fallimento. Continuiamo a crescere, ogni anno facciamo qualche passo avanti, siamo arrivati due volte ai quarti di finale e sono sicuro che faremo ancora meglio"