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Psg e Manchester City attacchi record, ma è la Serie A il campionato più completo

Psg, Manchester City e Borussia Dortmund sono le uniche squadre d’Europa a segnare più di tre gol a partita quest’anno. In Italia si sta diffondendo il gioco di possesso. Ma nei cinque principali campionati del continente, in Serie A sono ancora le migliori difese a vincere gli scudetti e chiudere nelle posizioni di vertice.
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In Italia, quest'anno si segna meno che nel resto dell'Europa che conta. Solo tre squadre, finora, mantengono medie gol superiori alle tre reti a partita: il PSG (3,46), il Manchester City e il Borussia Dortmund (3). Il Barcellona, miglior attacco di Spagna, segna 2,83 gol ogni 90′, Juventus e Napoli in Italia appena 2,1.

City e PSG, tanti gol per dominare

Quest'anno in Premier League dietro al Manchester City primo e imbattuto nelle ultime 18 partite, sono il Chelsea terzo e l'Arsenal quinto gli attacchi più prolifici del campionato. Ai Gunners, che hanno offerto almeno 2,5 gol segnati in nove delle ultime dieci gare della stagione, bastano 5.1 tiri in porta di media a partita per raggiungere questo risultato. Spicca, però, l'identità fra la gerarchia in termini di punti conquistati e la graduatoria del possesso palla. City e Chelsea, che gestiscono il pallone più di tutti, hanno anche la prima e la seconda difesa della Premier. In Inghilterra, dunque, almeno al vertice funziona l'applicazione del principio di Guardiola: se vuoi costruire una squadra offensiva, organizza bene la difesa.

Diverso, quest'anno, il caso della Ligue 1 francese, segnato dal record di tredici vittorie consecutive del Paris Saint-Germain, che ha 13 punti di vantaggio sul Lille secondo. Quarantacinque sono i gol segnati dal PSG, ventuno in più del Marsiglia, secondo miglior attacco del campionato. Allo squadrone di Tuchel manca solo una vittoria per eguagliare il primato assoluto di successi consecutivi, i 14 del Bordeaux dalla 28ma giornata della stagione 2008-2009 alla terza della stagione successiva.

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Il calcio più offensivo in Bundesliga

Più equilibrato, invece, lo scenario della Bundesliga che vede il Borussia Dortmund primo con 27 punti, quattro in più del Borussia Monchengladbach e sette più di un Bayern in crisi battuto anche nel Klassiker, e 33 gol segnati in 11 partite. Proprio allo scenario del campionato tedesco Yoong Hon Lee e Rasyad Parinduri, due ricercatori nel Malaysia Campus della business school dell'Università di Nottingham, hanno dedicato un interessante studio del 2013. “I dati dimostrano che i tre punti per vittoria aumentano i match decisivi, il numero di gol e la differenza reti” scrivono, “anche se in misura molto piccola. C'è qualche evidenza statisticamente rilevante che la regola dei tre punti per vittoria aumenti le reti segnate nei secondi tempi dalle squadre in svantaggio nei primi tempi (12-15%)”. Le squadre più deboli, concludono, “possono giocare in maniera più aggressiva ma possono avere difficoltà a segnare perché chi le formazioni più forti tendono a difendersi di più una volta in vantaggio”.

Tuttavia, a sostegno della tesi dei due autori, è proprio la Bundesliga il campionato in cui bisogna segnare di più per ottenere un punto. La media dei gol segnati dalle squadre che hanno pareggiato o perso, infatti, nelle ultime quattro stagioni e mezzo, ovvero dal 2014 fino alla prima porzione di questo campionato, è di 0,7. Dunque, bisogna segnare almeno 0,7 gol a partita per ottenere un punto, e di più per pensare di vincere. Curiosamente è la Serie A il campionato con la seconda soglia più elevata, 0,68, pur in un campionato in cui tradizionalmente è il valore della solidità difensiva a premiare di più. Il calo di equilibrio competitivo è evidente in campionati come la Premier, la Liga (0,65), ma soprattutto la Ligue 1, dove bastano 0,6 gol di media per ottenere un punto. L'effetto PSG appare particolarmente evidente, e la concorrenza non sembra all'altezza né in termini di efficacia offensiva né in termini di impermeabilità difensiva.

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In Serie A l'attacco conta…

Il vecchio e sempre attuale dilemma del calcio rimane valido: vale ancora il detto primo non prenderle? O nell'era moderna si vince segnando un gol in più dell'avversario?

David Sally e Chris Anderson hanno affrontato la questione in uno dei capitoli del libro “Tutti i numeri del calcio”. Tra il 2001-2002 e il 2010-2011, scrivono, “in Premier League segnare dieci gol in più valeva, a parità di altri fattori, 2,30 in più mentre subirne dieci in meno significava 2,16 vittorie in più. (Nello stesso periodo) segnare dieci gol in più riduce il numero di sconfitte dell'1,76 per cento; subire dieci gol in meno le riduce del 2,35 per cento”. Dunque, il gol sarebbe a mezza strada sulla via per il successo.

L'andamento dei dieci campionati fra 2008-09 e 2017-18 nelle cinque principali leghe europee fa emergere, anche senza arrivare ai complicati indici di correlazione dei due autori, quanto il gioco offensivo sia diventato premiante. Sei volte, infatti, in Premier League le tre squadre con i migliori attacchi hanno concluso ai primi tre posti della classifica. Un'eventualità che si è verificata cinque volte in Italia e in Spagna, quattro in Germania e Francia. Non a caso, la posizione media delle squadre con i tre migliori attacchi è la migliore nel Big 5 (2,23, una variazione minima rispetto al valore di 2 che si ottiene quando le tre squadre occupano i primi tre posti della classifica).

Le posizioni medie dei tre migliori attacchi nei campionati del Big 5
Le posizioni medie dei tre migliori attacchi nei campionati del Big 5

… ma è la difesa a far vincere gli scudetti

In Serie A, invece, è più evidente il potere della solidità difensiva nella determinazione del successo sportivo. In sette degli ultimi dieci campionati, infatti, le tre squadre con le difese meno battute hanno chiuso ai primi tre posti in classifica. Anche per questo, in Serie A il controllo del possesso e l'occupazione degli spazi inizia con sempre maggiore evidenza da dietro, come dimostra l'attenzione che la Juventus di Allegri o il Napoli con Sarri prima e Ancelotti poi, pongono all'uscita bassa del pallone e al coinvolgimento dei difensori nell'avvio della manovra. Non a caso, Bonucci, Chiellini, Mario Rui e Koulibaly sono fra i dieci giocatori che completano in media più passaggi a partita in Serie A. Secondo Gasperini, questo percorso porterà il portiere del futuro a salire “tra i due difensori centrali per impostare così si guadagna un altro uomo per la costruzione. Vedrete, in futuro i portieri verranno scelti più per i piedi che per le mani”, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport.

La posizione media delle tre migliori difese nei campionati del Big 5
La posizione media delle tre migliori difese nei campionati del Big 5

Nel resto del Big Five, è successo in cinque anni nella Liga, solo tre volte in Premier League, due in Ligue 1, una in Bundesliga. La Serie A, però, è l'unico dei cinque campionati in cui la posizione media in classifica delle tre migliori difese negli ultimi dieci anni sia migliore del ranking medio dei tre migliori attacchi. Il campionato italiano, a giudicare da questi numeri, non sarà il più spettacolare ma rimane il più completo d'Europa.

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