Psg, critiche a Cavani: fa già rimpiangere Ibrahimovic

Se da una parte i francesi sono pronti a osannare e ad eleggere come nuovo idolo chi in 90 minuti riesce a giocare una buona partita, dall'altra parte sono altrettanto fulminei nel condannare e far scendere dallo scranno chi delude e tradisce le attese. E' accaduto nel giro di pochi giorni, tra l'ultima gara di Ligue1 al debutto della Champions edizione 2016/2017 e i protagonisti sono stati due giocatori che in Italia conosciamo molto bene: Mario Balotelli e Edinson Cavani. Oggi è il Matador a finire sotto processo, per gli errori commessi contro l'Arsenal.
Ha segnato uno dei gol più veloci di sempre in Champions League ma poi si è spento come cerino al vento e il Paris Saint Germain è dovuto uscire dal Parco dei principi a testa bassa contro l'Arsenal di Arsene Wenger che ha strappato un insperato pareggio grazie alla rete di Alexis Sanchez. Per il Matador però non c'è stata gloria: nel corso dei 90 minuti ha fallito altre occasioni per segnare, finendo nel mirino della spietata critica del dopopartita.
Per l'uruguagio una serata dai due volti ma triste. La gioia della rete d'apertura aveva fatto sperare e illudere in una serata d'altri tempi (come quando c'era Ibrahimovic, per intenderci) e invece è stato il semplice preludio a 90 minuti di passione. Per mister Emery un debutto europeo sulla panchina dei parigini agrodolce, non certo positivo e soddisfacente: "Sono contento del modo in cui abbiamo giocato e ho fiducia totale in Cavani, i gol arriveranno se continuiamo così" ha provato a nascondersi l'ex Siviglia.
Intanto, però, la critica dei giornali non ha fatto prigionieri: per l'Equipe Cavani non regge il confronto con Ibrahimovic: "Lo svedese – sentenzia il quotidiano sportivo – non avrebbe sbagliato tanto". Poi c'è France Football: "Cavani fa il Cavani: manca di realismo" ed infine il "Cavani, che spreco", d'apertura al Parisien. Il diretto interessato fa spallucce: "Me ne assumo la responsabilità. Ho avuto tre, quattro occasioni nette, ma va anche detto che c'è pure il portiere che è lì per impedirmi di far gol. A volte funziona, altre no, così è il calcio. L'importante è che il gruppo mantenga serenità e continui a lavorare per fare in modo che le cose girino in nostro favore"
Ibra è già un rimpianto.