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Psg, ammonito dall’Uefa: troppi ricavi con partner del Qatar

Nel mirino della UEFA il contratto con la Qatar Tourism Authority, che prevede entrate per 150 milioni di euro l’anno fino al 2016.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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il presidente del psg

Doccia fredda per il Paris Saint-Germain: entro fine anno, infatti, il club parigino dovrà presentare alla UEFA una sorta di "piano di rientro" per quanto riguarda le cifre (enormi) che attualmente guadagna da contratti con partner correlati: in primis, la gigantesca sponsorizzazione della Qatar Tourism Authority. Il Psg, infatti, è tra i club più ricchi del mondo, ma gran parte dei ricavi arrivano da questo maxi-contratto stipulato con il piccolo paese arabo, da cui proviene il presidente Nasser Al-Khelaïfi, che nel 2011 ha acquistato il 70% del club parigino diventandone azionista di maggioranza con l'obiettivo di farne, in cinque anni, uno dei più potenti club di calcio del mondo.

Fatturato da record. I libri contabili del Paris Saint-Germain registrano cifre pazzesche. Secondo uno studio del Sole 24 Ore pubblicato lo scorso 8 novembre, infatti, il fatturato del club parigino è aumentato in modo esponenziale dal 2011, anno dell'arrivo di Nasser Al-Khelaïfi: prima di lui si contavano 44,8 milioni di euro dai diritti televisivi, 20,7 milioni dagli sponsor, 18,1 milioni dai botteghini e 17 milioni circa da altre voci in bilancio, per un totale di 100,9 milioni di euro. Questo il bilancio al 30 giugno 2011. Dodici mesi dopo si era già a 222 milioni di euro: a fronte di diritti televisivi (da 45 a 47 milioni), di ricavi commerciali (da 20 a 25) e di botteghino (da 18 a 25) praticamente stabili (complessivamente appena 14 milioni in più), è proprio la voce "altri ricavi" che è risultata schizzata da 17 a 125 milioni. Un'aumento che corrisponde alla mega-sponsorizzazione del Qatar Tourism Authority e che ha permesso di pareggiare l'aumento dei costi (da 130 a 214 milioni), cresciuti soprattutto per l'aumento di spesa d'ingaggio (da 69 a 117 milioni).

L'accordo della discordia. E' proprio questo contratto con il QTA ad essere al centro delle indagini finanziarie della UEFA, che ha dato tempo fino a fine anno per presentare il suddetto "piano di rientro", poi la federazione deciderà tra febbraio e marzo il da farsi. Secondo la UEFA, il Paris Saint-Germain dovrebbe applicare gli IAS (acronimo di International Accounting Standards, ovvero "principi contabili internazionali") e dunque scrivere nel proprio bilancio un valore congruo a prezzi di mercato, e non un valore formale: il rischio, per il club, è che se a quel punto scegliesse di non inserire un valore economico effettivo, rischierebbe sanzioni sul piano civile e contabile.

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