Psg, allarme Ibrahimovic, il medico: non può giocare tutte le gare

L'usura sta colpendo anche il buon vecchio Zlatan Ibrahimovic. E' questo ciò che si deduce dall'ultima dichiarazione del medico sociale delParis Saint Germain che ha in cura lo svedese e il resto dei giocatori agli ordini di Laurent Blanc. Eric Rolland, ai microfoni di RMC ha confermato i recenti acciacchi dell'attaccante ex Milan, Inter, Barcellona e Juventus e ha spiegato perché non può – né deve – insistere a scendere in campo per 90 minuti ogni volta che il PSG gioca. Una ‘tegola' più per lo stesso Ibrahimovic, sempre al top in Europa, e che mai si è risparmiato tra Nazionale e il club francese che continua a essere protagonista in Ligue1 e in Champions League. Certo, anche grazie al suo uomo guida Zlatan ma anche dovrà farlo attraverso i numerosi acquisti e stelle portati sotto la Torre Eiffel negli ultimi quattro mercati estivi.
Le parole del medico sociale: stop. Il primo passo verso il tentativo di centellinare le qualità e l'integrità fisica di Zlatan Ibrahimovic si è palesata nel match mestamente pareggiato contro il Lille di ieri sera quando il Psg si è presentato senza lo svedese in campo. Oggi, puntualmente è arrivata la spiegazione medica della sua assenza o meglio della sua non presenza perché nulla vieterebbe a Ibra di giocare se non un adeguato dosaggio del proprio fisico oramai over 33: "Zlatan non potrà giocare tutte le partite di questa stagione. Ha ancora dolore alla caviglia, un problema che può variare di intensità di giorno in giorno. Ultimamente è andata un po' peggio, ma sarà comunque a disposizione per le prossima gare".
Stakanovista del pallone. Storicamente Ibrahimovic non ha mai tirato indietro la gamba. Ha sempre giocato e tanto ovunque sia andato, senza mai nascondersi anche quando non era al cento per cento della forma, sfiorando spesso le cinquanta presenze a stagione con la maglia dei club, senza considerare anche i gettoni con la Nazionale. Sin dai tempi dell'Ajax Ibrahimovic è sempre stato in campo, rimanendo fuori ogni tanto per infortunio, difficilmente per scelta tecnica. Nel secondo anno ad Amsterdam ha giocato 42 incontri con i Lancieri, mentre ai tempi della Juventus salgono a 92 le partite disputate in due stagioni. Una media che è resistita anche a Milano (Inter e Milan) a Barcellona e fino ad oggi a Parigi.