Primo successo per Maradona contro Equitalia: il fisco sospende le procedure esecutive
Il contenzioso tra Diego Armando Maradona e il fisco italiano potrebbe essere arrivato davvero ad una svolta decisiva. Dopo una querelle che si trascina da oltre un decennio, adesso Equitalia sembra avere fatto un passo indietro nelle sue richieste al campione argentino. In una nota ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, con poche righe e datata oggi, 30 maggio si dispone di fatto la sospensione "in attesa di ulteriori comunicazioni, ogni erogazione delle somme pignorate alla scrivente Agenzia della Riscossione". Nell'entourage del Pibe de Oro c'è marcato ottimismo tanto che anche i legali di Maradona hanno accolto la notizia con soddisfazione.
Dieci anni di contenzioso – Tutto era incominciato nel febbraio del 2005 quando l'ex fuoriclasse era stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a pagare oltre 30 milioni di euro per le tasse considerate evase quando giocava nel Napoli. Diego Armando Maradona, da sempre assistito dall'avvocato Angelo Pisani, aveva subito sostenuto di non essere un evasore, imputando i problemi all'allora gestione di Ferlaino della società azzurra producendo negli anni una serie di dossier e di perizie che hanno sempre sostenuto le sue ragioni. Ragioni mai ascoltate da parte del Fisco italiano che per molto tempo ha considerato Maradona semplicemente un evasore, reato per il quale la stella argentina ha anche rischiato la prigione.
Primo passo verso le scuse – Adesso anche Maradona ha però motivo di sorridere nella sua battaglia contro il fisco: Equitalia, dando esecuzione ad un provvedimento della commissione tributaria regionale, ha sospeso i pignoramenti presso terzi delle somme di cui il pibe de oro risulta creditore. Il legale di Diego ha scritto su Facebook il proprio commento e la propria soddisfazione: «Equitalia comunica a Diego Armando Maradona la sospensione e blocco delle procedure esecutive di pignoramento e presto anche le scuse». Per quelle bisognerà attendere ancora molto, ma la notizia di oggi è già un passo enorme verso la risoluzione del caso.
