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Primavera Milan: perché Maldini e Conti hanno inveito contro l’arbitro, ricorsi respinti

“Ma è vero che allora giochi così male!”, “Sei ancora peggio di tuo fratello”. Queste sarebbero state alcune delle frasi che il signor Colombo, arbitro di Milan-Chievo nel campionato Primavera, avrebbe rivolto al figlio di Paolo Maldini e ai suoi compagni in campo. E che avrebbero scatenato la furia del dirigente e del difensore Conti. Intanto, la Corte d’Appello della Figc ha confermato le 3 giornate di squalifica al difensore, mentre la pena per l’ex calciatore oggi dirigente è stata commutata in un’ammenda di mille euro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non è stato favorevole l'esito del ricorso presentato dal Milan contro le squalifiche inflitte ad Andrea Conti e Paolo Maldini. La Corte d'Appello della Figc ha confermato le 3 giornate di squalifica al difensore, mentre la pena per l'ex calciatore oggi dirigente – inizialmente inibito fino al 15 novembre – è stata commutata in un'ammenda di mille euro.  Si chiude così la vicenda esplosa nei giorni scorsi: il Milan ha perso la gara del campionato Primavera in casa contro il Chievo ma la partita sarà ricordata per le sfuriate al fischio finale che sono costate provvedimenti disciplinari al difensore ‘prestato' dalla prima squadra in attesa del recupero definitivo.

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Tutto, mentre è ancora al vaglio di chi dovrà stabilire la verità dei fatti, perché l'arbitro dell'incontro, il signor Colombo di Como per l'intera durata del match avrebbe insultato i giocatori rossoneri, schernendoli e infastidendoli. Accuse pesanti ma che apparirebbero circoscritte da testimonianze e ricostruzioni che circolano già sui vari social network.

Non c'è garanzia di quanto si legga online e nemmeno la certezza che sia la verità ma al momento la domanda resta sempre la stessa: cosa avrebbe fatto infuriare l'esterno del Milan e l'ex capitano oggi dirigente a fine gara tanto da prendersi squalifiche e inibizioni? Il Giudice Sportivo ha già emesso la propria sentenza ma la società da un punto di vista sportivo ha fatto subito ricorso (poi respinto).

Sul piano morale, la partita è ancora aperta. Persone presenti allo stadio riferiscono di un atteggiamento del direttore di gara alquanto discutibile. Sui social circolano ricostruzioni ufficiose e indiscrezioni secondo le quali il signor Colombo avrebbe offeso i giocatori del Milan per tutta la partita prendendosela in particolare proprio con il figlio di Paolo Maldini.

Per alcuni l'arbitro si sarebbe rivolto al giovane figlio d'arte con un provocatorio "ma davvero giochi così male?". Per altri sarebbe stato preso in giro con un "giochi anche peggio di tuo fratello". Fossero confermate queste ricostruzioni la situazione risulterebbe gravissima con il direttore di gara reo di un comportamento altamente antisportivo.

Ciò spiegherebbe in parte le reazioni scomposte di Conti e Maldini, i cui comportamenti non possono però essere giustificati totalmente. E porrebbe il signor Colombo in una posizione scomoda sulla quale dovrà eventualmente intervenire la stessa AIA e la Figc. Ma tutto ciò potrebbe essere chiarito unicamente dai diretti protagonisti della triste vicenda, possibilmente con dichiarazioni che evitassero ridondanze mediatiche.

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