Premier, Van Gaal: “Giocare così spesso è un crimine”
Louis van Gaal entra a piedi uniti su un argomento molto delicato: gli impegni continui, e ravvicinati, del calcio inglese. Se in Italia, infatti, c'è l'abitudine di fermare il campionato (quello di Serie A, ovviamente), 2-3 giorni prima di Natale per poi riprendere direttamente il 6 gennaio, in Premier League durante le vacanze natalizie c'è un affollamento totale: prima il Boxing Day, vale a dire una giornata di campionato "fissa" nel giorno di Santo Stefano, quindi un altro turno negli ultimi giorni dell'anno (quest'anno, turno spalmato tra il 28 ed il 29 dicembre), ed infine tutti in campo già il 1° gennaio. Insomma, mentre in Italia i calciatori volano a Doha o alle Maldive, in Premier League si disputano ben tre turni di campionato. E di conseguenza, diventa problematico organizzare le vacanze natalizie sia per i calciatori che per gli staff tecnici, e naturalmente per estensione per giornalisti, tifosi, addetti ai lavori vari.
Ecco perché ha tuonato oggi anche Louis van Gaal: il tecnico del Manchester United, alla prima esperienza in Premier League, era evidentemente poco abituato a questo autentico tour de force natalizio. E non ha usato mezzi termini per attaccarlo, sebbene faccia parte da tempo della tradizione calcistica inglese. Quest'anno, il Manchester United ha affrontato il Newcastle nel Boxing Day, quindi domani sarà di scena contro il Tottenham, quindi affronterà lo Stoke City: ma tra Newcastle (affrontato il 26 alle 16) ed il Tottenham (domani 28 ore 13), passeranno meno di 48 ore: ed è soprattutto questo che non va già al tecnico olandese. "Questa è una cosa che va contro il regolamento", ha spiegato il tecnico olandese, "visto che la FIFA e la UEFA proibiscono di disputare due partite in meno di 48 ore. Solo qui in Inghilterra è così, e secondo me non è giusto. Mi manca anche il tempo per preparare la squadra, far vedere i filmati sui prossimi avversari ai miei giocatori e così via", ha aggiunto ancora Van Gaal, "e poi anche a me piacerebbe passare le feste a casa, ho dei nipoti anche io. Credo che sia un po' il desiderio di tutti, calciatori compresi".