Premier, Southampton nel segno di Pellè: l’italiano rifiutato dalla Serie A (foto)
"Pellé come Pelè", è il titolo che spopola sui giornali inglesi per la prodezza balistica dell'attaccante italiano. Koeman lo esalta: "E' fantastico, fa gol e partecipa alla manovra". Non si ferma più il Southampton e non si ferma più Graziano Pellè, l'attaccante italiano che sta facendo parlare di sè tutta l'Inghilterra e – probabilmente – è finito anche sul taccuino di Antonio Conte per le sorti della nazionale italiana. E' stato infatti lui il match-winner di una gara dai gol spettacolari con una rete da antologia e che ha permesso al Southampton di continuare a credere nella propria favola di Premier dove sono secondi, a quota 13 punti a -3 dal Chelsea di Josè Mourinho. Se Austin aveva riacciuffato il pari per il QPR con un controllo volante e una conclusione splendida, ci ha pensato Graziano Pellé ad inventarsi due minuti dopo un eurogol con cui ha chiusola partita con una semi-rovesciata da applausi.
I ragazzi di Ronald Koeman sono partiti alla grande in campionato, con un inizio sprint dagli accenni storici perché avevano fatto meglio solo nella stagione 1983-84, quando chiusero il campionato proprio al secondo posto. Ma i Saints devono ringraziare soprattutto Graziano Pellé acquisto di questa estate e alla sua prima stagione in Inghilterra. Bagnata fino ad ora da quattro reti in sei giornate di Premier. Per Pellè far gol però è oramai da anni un elemento consolidato dai numeri. Una facilità nel trovare la rete che però ha potuto affinare solamente una volta lontano dall'Italia e senza che qualche top club di Serie A abbia mai pensato seriamente di richiamarlo in patria.
Pellè ha costruito la sua notorietà internazionale in Eredivise, il campionato olandese, dove nell’ultimo biennio ha messo a segno la bellezza di 50 gol con una media da primi della classe. Nato calcisticamente a Lecce, dopo una parentesi sfortunata a Cesena, a 22 anni preferisce l'Olanda all'Italia. Quattro stagioni con la maglia dell’AZ Alkmaar che gli valgono un primo ritorno in Serie A a Parma. Senza alcuna fortuna perché la stagione successiva il club ducale lo cede in prestito alla Sampdoria retrocessa in B per poi tornare mestamente al Tardini totalizzando solo 9 presenze con gli emiliani. Così la seconda partenza all'estero, ancora in Olanda, destinazione Rotterdam. Dove trova la definitiva consacrazione nel Feyenoord, con conseguente chiamata in Premier League.