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“Zeru tituli, agghiaggiande”: in Premier lo spettacolo comincia in panchina

La sfida per il titolo vedrà contrapposti tanti big della panca. Da Mourinho a Guardiola, da Conte a Ranieri, sino a Wenger e Pochettino. Media già in fibrillazione.
A cura di Mirko Cafaro
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Il calcio inglese prova a recuperare terreno in Europa e lo fa cominciando dal rinnovamento delle panchine delle principali squadre della Premier. Tante le big in pieno fermento, dopo le delusioni patite a margine di un'annata imprevedibile, che ha visto in patria il trionfo del piccolo Leicester, seguito a ruota dal Tottenham dell'emergente Pochettino, a secco di vittorie da oltre 60 anni e fuori dai confini dalle eliminazioni premature di tutte le squadre della Regina. E così le scelte già annunciate da tempo di Chelsea e Manchester City, oltre a quella ormai scontata del Manchester United fanno profilare all'orizzonte intrecci gustosissimi all'insegna dell'alto livello tattico e del grande impatto mediatico.

Giusto il tempo di sbrigare la pratica-Europeo e a Londra sbarcherà Antonio Conte, il Mou italiano, che ha già presentato la lista dei suoi desiderata a Roman Abramovic; una lista con tanta Italia, dal napoletano Koulibaly allo juventino Morata, sino al colombiano Cuadrado di rientro dal prestito sempre dai bianconeri. Sulle due sponde di Manchester, invece, tornerà di scena la sfida ad altissimo livello di tensione tra i nemici José Mourinho, successore di Van Gaal allo United e Pep Guardiola, ufficializzato dal City ad inizio anno, al posto di Pellegrini. Tre nomi che bastano da soli a far salire di livello la fibrillazione dei media. Da un lato il tecnico italiano, chiamato a risollevare le sorti del Chelsea, con i suoi metodi da sergente di ferro e la rigorosità dei rapporti anche nei confronti della stampa; dall'altro il calcio furbo e utilitaristico del portoghese opposto al tiki-taka del catalano Pep.

Un menù ricchissimo, che vivrà anche di scontri verbali, tormentoni e pugni sbattuti sui tavoli delle conferenze stampa pre e post partita. Quanto impiegherà Mou a tirar fuori il suo ormai celebre "Zero tituli"? E come tradurrà Conte il suo "Agghiaggiande"? Per non parlare, poi, degli altri tecnici protagonisti, soprattutto quelli che hanno ottenuto la riconferma sulle rispettive panchine. Dall'ormai plenipotenziario dell'area tecnica dell'Arsenal, Arsene Wenger, che ha da tempo un conto aperto con Mourinho (in più di un'occasione sono quasi arrivati allo scontro fisico), sino al campione in carica Claudio Ranieri, un tempo anche lui in rotta di collisione con lo stesso portoghese, salvo poi giungere al recente riavvicinamento. Insomma statene certi: ne vedremo delle belle…e non per forza all'interno del rettangolo di gioco.

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