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Premier, il Chelsea smentisce: Shevchenko non tornerà come direttore sportivo

L’ex attaccante ucraino sarebbe stato accostato al club di Londra, a causa della sua forte amicizia con Roman Abramovich. a smentire tutto ci ha pensato il direttore della comunicazione Steve Atkins: “Notizia priva di senso”.
A cura di Alberto Pucci
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In quello stadio è iniziato il suo lento declino, sempre dallo Stamford Bridge potrebbe, però, partire la su nuova carriera da dirigente. Dopo aver traslocato a Londra nell'estate del 2006, Andriy Shevchenko non è più stato in grado di fare la differenza come faceva fino a pochi mesi prima nel Milan di Carlo Ancelotti. Un passaggio a vuoto quello inglese per Sheva che, dopo un veloce ritorno a Milano, terminò la sua brillante carriera a Kiev con la maglia della "sua" Dinamo. A mesi di distanza dal suo addio all'Inghilterra, Sheva potrebbe però tornare a respirare l'aria di Londra grazie alla sua stretta amicizia con Roman Abramovich. Secondo i "tabloid", infatti, l'ex attaccante ucraino sarebbe in procinto di tornare al Chelsea per ricoprire un ruolo dirigenziale.

La smentita dei "Blues" – Dopo le voci che hanno fatto il giro della "city", la dirigenza del Chelsea ha voluto puntualizzare e smentire attraverso una breve dichiarazione del direttore della comunicazione Steve Atkins che, ai giornalisti inglesi, ha affermato che "questa notizia è priva di fondamento e totalmente senza senso". Secondo i giornali inglesi, Shevchenko sarebbe dovuto tornare nel club di Londra per ricoprire il ruolo di direttore sportivo: incarico che, di certo, non sarebbe piaciuto all'attuale manager della squadra. Tra Andriy Shevchenko e Josè Mourinho, infatti non corre buon sangue sin dal primo passo fatto a Londra dall'ucraino. Ad aspettare Sheva, in quel triste maggio del 2006 per tutti i tifosi milanisti, ci fu proprio lo "Special One": allenatore che contribuì ad accelerare il declino del giocatore ucraino. In quella stagione, infatti, furono più i dolori che le gioie di Shevchenko che, con la maglia dei "Blues", conobbe molte panchine e chiuse quelle due stagioni con 48 presenze e solo 9 gol.

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