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Prandelli: ‘Mi sento felice come un bambino che ha fatto i compiti’

Anche se l’Italia ha perso le ultime tre partite, Cesare Prandelli ha buone sensazioni per il match che gli Azzurri disputeranno nel pomeriggio contro la Spagna.
A cura di Alessio Morra
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Anche se l'Italia ha perso le ultime tre partite, Cesare Prandelli ha buone sensazioni per il match che gli Azzurri disputeranno nel pomeriggio contro la Spagna.

Nel tardo pomeriggio l’Italia farà il suo esordio a Euro 2012. Cesare Prandelli, che sfida la Spagna, è parso calmo e tranquillo in conferenza stampa, dove non ha voluto svelare la formazione degli azzurri. Il C.T., che ha mescolato le carte nella partitella, dovrebbe comunque spostare De Rossi in difesa e  dovrebbe lanciare Giaccherini e Motta dal primo minuto. In avanti Balotelli e Cassano sono sicuri del posto, anche se Giovinco potrebbe essere l’arma segreta.

‘Sono felice come un bambino che ha fatto i compiti’ – L’Italia ha perso le ultime tre partite, in cui non ha mai segnato. Prandelli almeno a parole, è sereno e sembra avere le idee molto chiare. La sua Nazionale deve sempre attaccare con almeno quattro giocatori: 

Sto benissimo. Mi sento felice come un bambino che ha fatto i compiti. Le sensazioni sono buone, ci siamo allenati bene. Abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi. L’obiettivo è portare meno loro giocatori nell’area di rigore: se ci costringono a difendere vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. Se la squadra lavora in maniera sinergica possiamo essere molto competitivi, l’obiettivo è comunque portare meno loro giocatori vicino alla nostra area di rigore. Vorrei sempre attaccare con 4-5 giocatori’.

‘Noi ci prendiamo troppo sul serio’ – La Spagna di Del Bosque cerca di vincere la terza grande manifestazione di fila. Nessuno ci è mai riuscito. Prandelli non è solo un ammiratore del gioco degli spagnoli, il C.T. vorrebbe in Italia la stessa mentalità extracalcistica delle ‘Furie Rosse’:

Loro hanno un modo diverso di interpretare il calcio, sono meno critici, sono più sereni, sono più allegri in campo. Possiamo arrivarci, ma non completamente, attraverso il lavoro, gioco. Dobbiamo tornare ad usare termini calcistici, non parlare di ‘drammi’, sono altri i problemi, i problemi li hanno i terremotati, quelli che si svegliano e non hanno una casa. Noi ci prendiamo troppo sul serio, gli spagnoli sono più sereni, felici di giocare a calcio. La Spagna è la squadra da battere, ha avuto continuità di gioco e di rendimento, la Spagna gioca sempre allo stesso modo e poche squadre riescono a contrastarla, questa è la loro forza’.

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