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Prandelli: il Governo come la mia Italia, multietnico

Il Ct azzurro esalta i nuovi ministri del Governo Letta, Kyenge e Idem. un po’ come Balotelli e El Shaarawy, esponenti di quella cultura multietnica che è da sempre considerata dal tecnico azzurro un valore aggiunto da cui poter attingere con sempre più interesse.
A cura di Alessio Pediglieri
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Prandelli Italia

Prandelli sostiene con le parole (e con i fatti) i due ministri del nuovo governo Letta: Cecile Kyenge, di origine congolese, e Josefa Idem, tedesca di nascita e azzurra di adozione sportiva.
Per il Ct azzurro infatti, non è un mistero che il colore diverso della pelle o i luoghi di nascita sulla carta d'identità non siano mai stati un problema. Anzi, sono considerati una forza in più, una qualità e una risorsa cui attingere non un problema da cui fuggire.

Con lui in panchina, l'Italia non a caso ha in Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy due punti fondamentali dell'attacco azzurro. Due ragazzi figli dell'integrazione razziale, di un futuro multietnico che si è fatto immediato splendido presente e al quale – dice Prandelli – bisogna guardare dritto negli occhi:
"Secondo me danno qualcosa in più, ti arricchiscono, ti danno la possibilità di capire un modo diverso di vedere le cose. In questo modo ti apri a livello mentale e sei predisposto ad ascoltare, cosa che spesso invece non si fa: non si ascolta.
Non dobbiamo avere paura o preoccupazioni nei confronti delle persone che hanno idee e soprattutto quando si ha a che fare con persone che hanno qualità. In qualsiasi campo la qualità paga sempre".

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