Portogallo-Svizzera, perchè il VAR ha concesso (correttamente) il rigore agli elvetici
Il primo atto delle Final Nations League si sta consumando tra Portogallo e Svizzera in un match giocato sul filo dell'equilibrio da due nazionali che provano ad approdare alla prima finale del nuovo torneo voluto dall'UEFA. Una gara aperta dal gol su punizione di Cristiano Ronaldo nel primo tempo ma che ha vissuto momenti di pura tensione ad inizio di ripresa in occasione del pareggio della Svizzera.
L'arbitro tedesco Brych non ha fischiato un fallo in area di rigore portoghese e ha lasciato proseguire l'azione che poi si è conclusa in area avversaria, con un altro fallo questa volta sanzionato dal direttore di gara. Ma davanti alle proteste elvetiche, Brych ha fermato tutto, ascoltando le direttive provenienti dal VAR che per l'occasione viene utilizzato anche nel corso della Nations League.
Perché il VAR non ha sbagliato
Giustamente l'arbitro ha fatto proseguire l'azione di gioco che non aveva subito interruzioni, non avendo ravvisato l'intervento in area elvetica passibile dal tiro dal dischetto. Poi, però, quando la stessa si è conclusa (con un altro fallo) ha parlato con il VAR per verificare se il rigore da concedere al Portogallo fosse corretto da assegnare. Ma l'azione è stata inficiata proprio dal primo intervento in area svizzera.
Decisione difficile ma corretta
Un piccolo cortocircuito che ha arriso alla formazione di Petkovic che poi ha pareggiato dagli 11 metri con Rodriguez. Una scelta che è stata per alcuni versi macchinosa ma che si è rivelata corretta. Infatti con le immagini della moviola – le stesse visionate dal VAR e dall'arbitro – si vede come il contatto in area svizzera ci sia all'altezza del ginocchio, facendo crollare a terra Steven Zuber. Tutto corretto, con grande fair play in campo e gara ripresa regolarmente sul punteggio di 1-1 dop o5 minuti di stop.