Portogallo, Sergio Conceiçao festeggia la finale correndo per più di 40 km

Un promessa è una promessa e, in casi come questo, va rispettata fino in fondo. Il protagonista di questa storia, fin qui a lieto fine, è Sergio Conceiçao: nome e volto conosciuto dai tifosi italiani, per il suo passato nella Lazio, nel Parma e nell'Inter. L'ex centrocampista, ritiratosi nel 2009, è oggi il tecnico dello Sporting Braga: club portoghese che ha appena conquistato la finalissima della Coppa del Portogallo. Dopo aver eliminato il Rio Ave, l'undici guidato dal 40enne tecnico nativo di Coimbra si appresta ora a giocare l'ultimo atto della coppa nazionale contro lo Sporting Lisbona, nella finalissima del prossimo 31 maggio. Un risultato che ha galvanizzato i tifosi e l'ambiente intorno al Braga, già vincitore del trofeo nella lontana stagione 1965/1966. Per festeggiare a dovere l'accesso alla finale, Sergio Conceiçao ha voluto tener fede alla promessa fatta, prima delle semifinali, ai suoi giocatori: "Se arriviamo in finale, torno a casa di corsa".
La maratona di Sergio – Il mister, ed il suo staff, sono stati di parola. Terminata la semifinale di ritorno, si sono attrezzati con una pettorina gialla e, in piena notte, si sono messi a correre. Un percorso, quello che divide Braga da Vila do Conde (la città dove lo Sporting ha giocato il ritorno), di più di 40 chilometri che il tecnico ha fatto con piacere dopo la gioia del 3-0 dell'andata e del pareggio qualificazione arrivato nella seconda gara: "E’ una ricompensa meritata per i giocatori, perché non è facile lavorare con me – ha spiegato nel post partita – Sono abituato a chiedere tantissimo ai miei ragazzi". Come riportato da diversi quotidiani portoghesi, il gruppetto di "maratoneti" è stato spesso affiancato dai tifosi dello Sporting Braga che, conoscendo il "fioretto" fatto dal tecnico, ne hanno approfittato per scattare qualche foto (immediatamente pubblicata sui vari social) e per salutare il protagonista principale della cavalcata del Braga verso la finale.