Portogallo, cori razzisti dagli spalti: Marega del Porto lascia il campo
Non si placa l'ondata di razzismo che sta colpendo il mondo dello sport, e in particolare il calcio in questi ultimi tempi. Dopo avervi raccontato dell'esclusione a vita di tre tifosi del Cagliari dallo stadio a vita per delle manifestazioni discriminatorie, ecco un nuovo triste episodio di razzismo: questa volta la notizia di gesti di inciviltà arrivano dal Portogallo, e più precisamente da Guimaraes. A farne le spese è stato l'attaccante del Porto, Moussa Marega, che è stato bersaglio di ripetute offese nel corso della partita contro il Vitoria allo stadio D. Afonso Henriques: il centravanti franco-maliano ha risposto ai cori dei tifosi avversari con i pollici versi e ha deciso di abbandonare il campo, nonostante i tentativi dei compagni di squadra e del suo tecnico Sergio Conceiçao di farlo desistere e
Quando pensiamo che l'inciviltà tocchi soltanto noi e la nostra Serie A, ecco che arrivano questi episodi che riguardano anche i campionati europei: questo non deve confortarci ma deve farci capire che c'è un grave problema che attanaglia lo sport a livello continentale.
Marega: Ringrazio gli arbitri per non avermi difeso
L'attaccante del Porto ha voluto esprimere tutta la sua rabbia per quello che è successo nel pomeriggio e sul suo account di Instagram ufficiale ha pronunciato parole pesanti anche verso il direttore di gara Luis Miguel Branco Godinho, colpevole di non averlo difeso dopo queste brutte manifestazioni razziste:
Vorrei solo dire uno di quegli idioti che vengono allo stadio per fare cori razzisti…che possono andare a quel paese. E voglio anche ringraziare gli arbitri per non avermi difeso e per avermi inflitto un cartellino giallo perché ho difeso il colore della mia pelle. Spero di non trovarvi mai più su un campo di calcio! SIETE UNA VERGOGNA !!!!