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Porto, Villas Boas afferma: non sono Mourinho, il mio stile è differente

Villas Boas, l’allenatore del momento, allontana qualsiasi paragone con il suo maestro, José Mourinho: «Io non sono come lui, non sono un dittatore tattico».
A cura di Giuseppe Senese
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Il tecnico del Porto allontana qualsiasi paragone con Mourinho

Villas Boas è l'allenatore del momento: la finale di Europa League, Porto-Braga, è ormai alle porte e per lo "Special Two" potrebbe arrivare un clamoroso "triplete", emulando al 100% le gesta del suo maestro. Molti lo hanno già etichettato come l'erede naturale dello "Special One", ma il tecnico portoghese non sembra apprezzare particolarmente tale nomea.

Villas Boas ha infatti rivelato, alla Gazzetta dello sport, di adoperare uno stile tattico ed un approccio umano differente da quello utilizzato dal suo maestro: «Mourinho? Il mio stile è differente, dovevo seguire la mia ambizione. Io non sono un dittatore tattico, lascio liberi talento e creatività. E devo tutto a Bobby Robson».

Niente personalismi e forza del collettivo, ecco i principi dettati dallo "Special Two": «Il calcio non è un ‘one man show', ma un prodotto collettivo che non deve essere focalizzato sull'allenatore». E a quanto pare, questi principi continuerà a proliferarli in Portogallo, visto che Villas Boas ha intenzione di rimanere al Porto. Tutti lo cercano, ma a quanto pare, il suo futuro sembra già scritto: almeno per ora, non si muove dal Porto, ed avverte tutti i possibili acquirenti: "io non sono Mourinho".

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