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Porto, Casillas spione… punito per l’uso dell’iPhone

Per la stampa portoghese l’allenatore del Porto Conceiçao ha deciso di spedire lo spagnolo in panchina per la sua dipendenza dallo smartphone che lo ha spinto a condividere informazioni di spogliatoio sui social.
A cura di Marco Beltrami
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Galeotto fu lo smartphone per Iker Casillas. L'esperto portiere spagnolo è finito al centro di un vero e proprio caso in Portogallo, a causa delle ultime esclusioni da parte del tecnico del Porto che lo ha spedito in panchina prima in Champions contro il Lipsia, e sembra intenzionato a ripetersi nella prossima sfida di campionato contro il Paços. Il motivo? Una decisione "tecnologica" visto che la grande gloria del calcio iberico paga una vera e propria dipendenza dal suo iPhone, che gli avrebbe impedito di allenarsi nel migliore dei modi.

Casillas in panchina per colpa dell'iPhone

A rivelare il tutto ci ha pensato il tabloid O Jogo. Secondo le indiscrezioni Sergio Conceiçao, attuale allenatore dei Dragoni, ha deciso di fare a meno di Casillas in quanto quest'ultimo è diventato schiavo del suo smartphone. La distrazione tecnologica ha impedito all'ex capitano di Real Madrid e Spagna di mantenere la concentrazione giusta negli allenamenti facendo infuriare il suo mister, che vanta un passato in Serie A da calciatore con le maglie di Inter, Parma e Lazio. Anche i compagni non avrebbero gradito l'atteggiamento del classe 1981, soprattutto nei momenti di preparazione delle partite.

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Il portiere spagnolo troppo attivo sui social

Inoltre Casillas si sarebbe reso protagonista di un comportamento tutt'altro che in linea con le direttive del club visto che proprio grazie al suo iPhone avrebbe diffuso informazioni e notizie che invece sarebbero dovute rimanere all'interno dello spogliatoio. Il portiere invece attraverso i suoi profili social, avrebbe commesso quello che è considerato a tutti gli effetti un autogol.

La smentita dell'allenatore del Porto

A smentire il tutto ci ha pensato proprio l'allenatore del Porto, Conceiçao. Secondo l'ex esterno, alla base della decisione di spedire in panchina Casillas ci sarebbero esclusivamente motivazioni tecniche. E per confermare la sua tesi, il mister cita un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano: "Se fosse stato un problema disciplinare, Casillas non sarebbe stato nemmeno tra i convocati, sinceramente non capisco il perché di tutta questa polemica. E’ stata una scelta puramente tecnica, perché parlare di telefono e di discussioni? Guardate in casa del Benfica, come Casillas, non ha giocato per scelta tecnica, Julio Cesar che ha vinto 26 titoli, sta in panchina e nessuno si lamenta".

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