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Porta in faccia al Real Madrid, Isak: “Meglio il Borussia”

Clamoroso dietrofront nella trattativa: il talento svedese che sembrava avere un accordo di massima con il Real, si è legato ufficialmente al Borussia Dortmund.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il calciomercato regala grandi affari ma talvolta anche grandi rifiuti. E non solo per i piccoli club: se qualche giorno fa Davide Nicola, tecnico del Crotone, lamentava che "Qui nessuno vuole venire", chissà come deve averla presa Zinedine Zidane, che ha incassato un clamoroso "no grazie" da Aleksander Isak, diciassettenne svedese il cui trasferimento in maglia castigliana sembrava già fatto. A sorpresa con un vero e proprio ratto di mercato, il Borussia Dortmund ha strappato il talento alle merengues ufficializzandone l'acquisto

Ha dato ‘buca' alle merengues

Isak, famiglia eritrea ma nato e cresciuto in Svezia, è un talento scandinavo dal sicuro avvenire. Cresciuto nell'AIK Solna, club di Stoccolma, quest'anno è stato promosso in prima squadra, dove ha realizzato subito dieci reti in ventiquattro partite, mettendosi subito in evidenza tra i giovani talentuosi. Il Real Madrid lo aveva messo nel mirino, arrivando poi a formulare un'offerta all'AIK Solna di dieci milioni di euro, prontamente accettata dal club svedese. Trovato l'accordo anche con il giocatore, tutto era pronto per le firme che lo avrebbero reso ufficiale: ed invece, all'appuntamento non si è presentato nessuno, tanto meno i procuratori del ragazzo, che sono anche gli stessi di Modric.

Il ripensamento del calciatore

Il motivo del clamoroso passo indietro, riporta Aftonbladet, sarebbe dovuto proprio ad un ripensamento del calciatore, che al Real Madrid ha preferito il Borussia Dortmund, anch'esso in corsa per il giocatore. Il club giallonero sarebbe più gradito dal calciatore in quanto da sempre capace di far crescere senza pressione i giovani talenti, diversamente da Madrid dove talvolta le pressione della piazza si fanno sentire. E non solo: con Aubameyang che a fine stagione potrebbe andare via, per Isak le possibilità di giocare più spesso sarebbero ancora più corpose.

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