Pontecagnano, insulti e letame contro il Club Napoli

Bruttissimo episodio quello accaduto a Pontecagnano: nella cittadina, venticinquemila anime ad est di Salerno ma ad una manciata di chilometri dalla provincia di Napoli, è stato infatti "depositato" un cumulo di letame davanti la sede del Club Napoli. Un episodio increscioso e di chiara matrice calcistica: la "rivendicazione", infatti, è stata di fatto firmata attraverso degli striscioni inequivocabili.
"Napoli m..da", "Noi non siamo napoletani" e "Tu innamorato di un 10 drogato, noi di Salerno dal grembo materno. Napoli m..a". Striscioni che non lasciano spazio ad interpretazioni, ma che sottolineano ancora una volta l'altissima intolleranza nei confronti del tifo napoletano in tutte le sue forme, questa volta arrivato da una provincia campana come quella di Salerno. La piazza granata, o almeno qualcuno che se ne considera parte, già frustrata da un campionato vissuto nei bassifondi della classifica e con lo spettro di un ritorno in Lega Pro che si avvicina di giornata in giornata (attualmente, la società di Lotito è penultima in Serie B), ha dunque preso in malo modo la decisione di inaugurare un Napoli Club nella cittadina di Pontecagnano.
Ma il gesto si è rivelato un clamoroso boomerang proprio verso gli autori del gesto: la popolazione di Pontecagnano (e non solo) si è infatti schierata apertamente contro l'intimidazione, prendendo le distanza da chi invece non tollera altro tifo all'infuori di quello praticato da egli stesso. Sui social network, in particolare, i cittadini hanno mostrato la propria solidarietà verso il Club Napoli, che da mesi riceve minacce in vista dell'inaugurazione. E da tutta Italia, continuano ad arrivare messaggi di solidarietà e vicinanza. E, come riportato dal presidente del Club stesso, le richieste di iscrizione continuano ad arrivare nonostante le minacce subite. A dimostrazione che il tifo, quello vero, vince sempre.