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Polveriera Bayern, scoppia il caso Lewandowski: il polacco vuole il Real Madrid

Dopo le recenti dichiarazioni contro il mercato del club bavarese, l’attaccante è sempre più ai ferri corti con la dirigenza e vorrebbe lasciare il club nella prossima estate. Rummenigge duro: “Chi critica pubblicamente l’allenatore, la società o i compagni se la dovrà vedere con me personalmente”.
A cura di Alberto Pucci
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La vittoria in Champions League contro l'Anderlecht, non ha riportato la calma all'interno dello spogliatoio del Bayern Monaco. Da quando è sbarcato in Germania, Ancelotti vive infatti il suo momento più difficile: reso ancor più complicato dalla recente sconfitta in campionato con l'Hoffenheim. Dopo la diatriba con Thomas Muller e il gesto di stizza di Ribery in occasione della sostituzione con l’Anderlecht, ora c'è da gestire il caso Lewandowski che negli ultimi giorni ha rilasciato un'intervista nella quale ha criticato velatamente il club: "Ad oggi il Bayern non ha mai pagato un giocatore più di 40 milioni di euro – ha spiegato al "Der Spiegel" – Nel calcio di oggi è ormai una cifra nella media e se vuoi competere ad alti livelli i giocatori di qualità sono indispensabili". Parole che hanno ovviamente irritato il club bavarese, e ridato fiato alle voci di un suo addio a fine stagione.

Il sogno Real

Nei sogni di Lewandowski c'è il Real Madrid. La passione del polacco per la maglia dei "Blancos" è di vecchia data ed è conosciuta da tutti: anche dal presidente spagnolo Florentino Perez, atteso nei prossimi mesi da alcuni incontri con il procuratore dell'attaccante bavarese per capire se ci saranno le condizioni per un trasferimento nella Liga. Oltre alla carta d'identità di Lewandowski, che potrebbe essere un problema in caso di reale trattativa con le "merengues", l'ostacolo più grande potrebbe però essere lo stesso Bayern Monaco: per nulla convinto dall'ipotesi di lasciar partire il suo gioiello.

La dura risposta di Rummenigge

A rispondere per le rime a Lewandowski, ci ha pensato Karl-Heinz Rummenigge: "Non è la prima volta che Robert parla a sproposito della società o della squadra – ha dichiarato alla "Bild" l'amministratore delegato – e spesso è il suo agente Barthel il regista di queste critiche. Un suo addio? Non credo però che Robert abbia tutto questo potere, il suo contratto scade nel 2021 senza clausole d’uscita. Chi critica pubblicamente l’allenatore, la società o i compagni se la dovrà vedere con me personalmente. Ho letto anche che si è lamentato della tournée asiatica che abbiamo fatto. Il suo presunto club dei sogni, il Real Madrid, è stato in viaggio il doppio dei giorni rispetto a noi".

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