Pogba nel mirino: non vale 120 milioni. Scholes: “Non capisco in che ruolo giochi”
Altro che ‘Pogboom', in Inghilterra la domanda ricorrente è: ma Pogba vale davvero quasi 120 milioni di euro? Quesito tornato di moda non solo per le critiche mai tenere nei confronti del francese e del club (che avrebbe investito troppo su un calciatore che ancora non è un campione) ma anche per le perplessità a corredo della sconfitta patita dallo United in Europa League contro il Feyenoord. La squadra di Rotterdam, il cui valore globale della rosa non va oltre i 75 milioni di euro, e gli straricchi Red Devils che annoverano tra le proprie fila un monte calciatori di 534 milioni e rotti di euro. Solo l'ex juventino vale (quasi) il doppio rispetto all'intera squadra olandese. Valore spropositato a giudicare da quanto visto in campo.
Paul Scholes, ex bandiera dello United, ha girato il coltello nella piaga: due mesi fu fu tra coloro che ritenevano eccessivo spendere tutti quei soldi per il centrocampista transalpino che, oltretutto, non aveva brillato a Euro 2016, oggi ne sottolinea l'equivoco tattico. Né carne, né pesce… così definisce sostanzialmente il ruolo attuale di Pogba: "Non riesco a capire in che posizione abbia giocato – come riporta Fox Sports -. Ne aveva una oppure gli è stato detto di giocare dove gli pareva? Ogni volta provava a saltare 3 o 4 giocatori, correndo sempre palla al piede. Se il Manchester United avesse voluto un giocatore che saltasse cinque avversari e tenesse sempre la palla avrebbe cercato uno come Messi".
Mourinho che ha voluto fortemente Pogba, rivelando d'averlo tempestato di messaggi per convincerlo ad accettare il trasferimento, dà un consiglio al calciatore schiacciato dalla grande pressione mediatica e dalle aspettative. "Non deve pensare di valere 100 milioni – ha aggiunto lo Special One alla vigilia della gara contro il Watford -. Non avendo svolto con noi tutta la preparazione pre-campionato dopo l'Europeo mi sembra normale che possa avere un leggero calo adesso".