Pogba aggredito dai compagni di squadra: è Florentin, fratello di Paul
Si chiama Pogba ma di nome fa Stephan Florentin e di mestiere fa il difensore. In Turchia, a 27 anni, nel Gençlerbirligi. E' il fratello del più famoso Paul, centrocampista della nazionale francese e del Manchester United, pagato dai red devils due estati fa 100 milioni di euro. E il meno conosciuto Pogba è finito sotto i riflettori per essere stato aggredito dai suoi stessi compagni di squadra.
Fuori dal campo senza autorizzazione. Il tutto è accaduto dopo l'ultima partita di campionato, quando la squadra di Pogba, il Gençlerbirligi, ospitava l'Antalyaspor. In un match delicatissimo che valeva la salvezza e che era stato giocato sul fil di lana fino all'ultimo. Sul risultato di 1-0 per gli ospiti e a una manciata di minuti dalla conclusione, Florentin Pogba, con tre cambi già effettuati dal suo allenatore, abbandona il terreno di gioco per un problema fisico.
La rissa in campo. Il tutto però, senza essere richiamato in panchina e si toglie la maglia, lasciando la squadra in inferiorità numerica in un momento così delicato. E i compagni di Florentin non l'hanno presa di certo bene perché subito sono andati a richiamare il giocatore obbligandolo a restare in campo e scatenando una rissa.
La situazione degenera. Qualcosa di assurdo, tra giocatori della stessa squadra, mentre il match stava per concludersi ma mancavano ancora alcuni minuti. Pogba si è difeso, non è rientrato in campo e ha affrontato gli altri compagni. Ma non è finita così, perché poi si è proseguito negli spogliatoi con un parapiglia che si è riacceso ed è cresciuto attorno a Pogba.
La scorta e la rescissione. Tanto che – stando alle cronache sportive – tutta la squadra si è rivolta a Pogba aggredendolo. Sarebbero dovuti intervenire infatti, i dirigenti del club e le forze dell'ordine per garantire la sua incolumità e per riportare la situazione alla calma. Pogba è stato scortato fuori dallo stadio per evitare il peggio. Adesso, il contratto tra Pogba e il club verrà sicuramente risolto in modo consensuale, benché la scadenza naturale fosse a scadenza 2019.