Pochesci show: “La Svezia è una squadra di Lega Pro. Il calcio italiano è finito”
Sandro Pochesci è un uomo diretto, che non ha filtri e che non ha paura di dire esattamente quello che pensa. L’allenatore della Ternana non si è tirato indietro quando gli è stato chiesto un giudizio sulla prestazione dell’Italia, che è stata sconfitta per 1-0 dalla Svezia nell’andata del playoff di Russia 2018. E l’ex tecnico del Fondi ha sparato a zero nei confronti della nazionale e di tutto il movimento del calcio italiano.
Italia poco cattiva e battuta da una squadra di profughi
Tutt’altro che politically correct l’allenatore della Ternana che vede una mancanza di cattiveria enorme nei giocatori della nostra nazionale, che sono poco rudi e poco cattivi e ha detto, sempre senza freni, che la nazionale ha perso contro una squadra di profughi:
L’Italia ha perso contro una squadra di profughi. Non sappiamo più menare come una volta, andiamo in Svezia e ci menano. Siamo diventati tutti pariolini. Questa nazionale gioca con paura. Questo succede quando porti troppi stranieri nel calcio italiano. Se la mia squadra giocasse con paura vorrei che al mio posto arrivasse un allenatore più coraggioso. Stiamo andando fuori dal Mondiale.
Il calcio italiano alla deriva
Il movimento calcistico è in difficoltà estrema secondo Pochesci, che argomenta il suo pensiero e sostiene che l’Italia non produce giocatori perché ci sono troppi stranieri anche nelle squadre Primavera:
Se finisce così perdiamo tutti, noi addetti ai lavori, voi giornalisti e l’Italia tutta. Il calcio italiano è finito, nelle primavera ci sono troppi stranieri, prendessero invece giocatori dalla Serie C e dalla Serie D e gli dessero una possibilità. Vedete quelli come se li mangiano.
La Svezia perde con una squadra di Lega Pro
Non ha un’alta considerazione della nazionale svedese il tecnico della Ternana. Secondo lui la nazionale di Andersson vale quanto una squadra di Lega Pro:
Se mettiamo una squadra di Lega Pro contro la Svezia vinciamo: perché la Svezia vale una squadra di Lega Pro. Di Lega Pro. Ora dobbiamo stare fino a lunedì con il pensiero che non andiamo in Russia. Una vergogna.