Pochesci: dal ‘no’ a Ibra e dalle critiche alla Nazionale all’esonero con la Ternana
Non è bastato il pareggio, l’ennesimo della stagione, con la Salernitana a Sandro Pochesci, che pochi minuti dopo la fine del posticipo della 23a giornata di Serie B è stato esonerato. La Ternana è terzultima a un solo punto di ritardo dal Brescia, che oggi disputerebbe i playout. Ma il minimo distacco non è bastato al presidente Stefano Ranucci e soprattutto a Stefano Bandecchi, il proprietario del club che aveva deciso di puntare sul tecnico che aveva lavorato con lui già a Fondi.
Le parole forti di Pochesci su Ventura e la Nazionale
Prima della partita il tecnico per difendere la sua posizione aveva detto: “Non vinciamo tanto, ma non ci batte nessuno”. Il 13esimo pareggio del campionato è costato caro al tecnico che divenne molto famoso lo scorso novembre quando criticò con parole molto dure il c.t. Ventura, la Nazionale e tutto il calcio italiano che si stava giocando l’accesso ai Mondiali:
L’Italia ha perso contro una squadra di profughi. Non sappiamo più menare come una volta, andiamo in Svezia e ci menano. Siamo diventati tutti pariolini. Questa nazionale gioca con paura. Questo succede quanto porti troppi stranieri nel calcio. Se la mia squadra giocasse con paura vorrei che al mio posto arrivasse un allenatore più coraggioso. Il calcio italiano è finito, nella primavera ci sono troppi stranieri, prendessero giocatori dalla Serie C e dalla Serie D e gli dessero una possibilità. Contro la Svezia vincerebbe anche una squadra di Lega Pro.
Quando Pochesci scartò Ibra
Toni e parole forti non li ha dedicati solo alla nazionale che si giocava l’accesso al Mondiale e all’ex c.t. Ventura, Pochesci a settembre, quando la Ternana era reduce da un bell’inizio in campionato, per esaltare il suo gruppo e difendere i suoi calciatori disse che Ibrahimovic non avrebbe trovato posto nella Ternana: “Ibra è fortissimo, ma potrebbe avere delle difficoltà nella nostra squadra. Lui prende palla e gioca da solo, noi giochiamo a due tocchi. Farebbe molta fatica ad adattarsi”.