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Playoff Champions League PSV-Milan 1-1

Nella bolgia del “Philips” Stadion i ragazzi di Allegri, con una partita cinica e sofferta, strappano un risutato prezioso da “monetizzare” nel ritorno a San Siro. Il pareggio è arrivato dopo i gol di El Shaarawy e Matavz.
A cura di Alberto Pucci
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Nella città della lampadina, il Milan fatica a riaccendere la luce. Servirà una gran partita al "Meazza" di Milano per accedere al tabellone principale della Champions League. Era stata definita come una partita difficile e scorbutica e, in effetti, il "giovane" PSV di Cocu ha fatto soffrire l'undici rossonero. Troppa la differenza atletica tra gli olandesi e i milanisti. Così come è parso evidente, solo in alcuni tratti della gara, il "gap" tecnico tanto decantato tra la squadra di Allegri e quella avversaria. Nello stadio dove Ambrosini regalò la finale di Istanbul al Milan di Ancelotti (che poi gettò al vento una coppa già vinta), il copione è stato lo stesso di quel lontano maggio 2005: partita sofferta con avversari agguerriti e difesa rossonera in evidente affanno.

Nella prima parte di match e nel secondo tempo, la retroguardia di Allegri è andata in apnea troppe volte davanti alla freschezza dei terribili "boys" in biancorosso. A salvare la nave, dalla mareggiata olandese, sono stati gli attaccanti del Diavolo. El Shaarawy e Mario Balotelli hanno confermato le difficoltà del pacchetto arretrato del PSV, spesso in angoscia davanti agli scambi "stretti" dei due milanisti. Il gol del "piccolo faraone", giunto nel momento di maggiore affanno del primo tempo, è stato un "toccasana" per gli avanti milanisti, specialmente, per l'italo egiziano che non andava a segno dall'ultimo derby contro l'Inter.

A pochi giorni dall'inizio del campionato, Allegri incassa così un risultato prezioso sul quale, però, val la pena far più di una riflessione. La trasferta di Verona, storicamente partita indigesta per i colori rossoneri, è dietro l'angolo e alcune scelte (tra queste Emanuelson) e indecisioni difensive potrebbero risultare letali davanti a giocatori più esperti come, ad esempio, Luca Toni: decisamente più "scafato" del Matavz della situazione. Nella prima di campionato, complice anche il ritorno con il PSV, il tecnico rossonero potrebbe riproporre Silvestre, dando così un turno di riposo ad uno dei due centrali, ancora in ritardo di condizione. In mezzo al campo, invece, è parso in leggero calo, rispetto alle precedenti apparizioni, Nigel De Jong. Meglio Muntari e Montolivo, decisamente più in partita rispetto all'ex Manchester City. Il pareggio in terra olandese rimane comunque un buon risultato anche se genera rimpianti per come è arrivato ("papera" di Abbiati) e per le occasioni che, subito dopo il vantaggio, il Milan ha creato davanti al portiere del PSV.

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