Platini: “Juventus favorita in Champions? La Var non mi piace, colpa dei giornalisti”
Michel Platini sta portando avanti la sua battaglia con la Fifa. L'ex presidente dell'Uefa estromesso dal mondo del calcio dopo la squalifica di 4 anni per corruzione (per cui è stato scagionato dalla giustizia svizzeraper cui è stato scagionato dalla giustizia svizzera) non ha mai staccato la spina con il pallone, che resta la sua vita. In un intervento all'Onu davanti ad una platea di studenti, "Le Roi" ha parlato della corsa Champions, e in particolare delle chance di vittoria della Juventus di Cristiano Ronaldo.
La Juventus favorita per la vittoria della Champions League secondo Michel Platini
Chi vincerà la Champions League? Michel Platini in un'intervista trasmessa da Sky Sport 24 ha ribadito i suoi favori del pronostico, esaltando la Juventus: "La Juventus per me è la favorita in Champions. Nelle coppe può succedere di tutto, ma ha già superato il traguardo più importante contro l'Atletico facendo vedere quanto sia forte". E i bianconeri possono contare sul fattore Cristiano Ronaldo, sempre decisivo: "Lui tra i migliori di sempre? Difficile rispondere, è complicato fare paragoni tra generazioni, è difficilissimo, ma quello che hanno fatto lui e Messi negli ultimi 10 anni è stato eccezionale".
Platini contro la Var
Come è cambiato il calcio in questi anni senza Platini? La novità principale, vera e propria svolta rispetto al passato, è rappresentata dall'introduzione della Var. L'ex numero uno non gradisce la tecnologia e punta il dito contro i giornalisti: "La Var non mi piace, è obbligatoria perché la volevate tutti voi giornalisti che ogni errore dell'arbitro chiedevate giustizia, ma non é così. Ci sono cose positive e altre meno con l'introduzione della tecnologia, la Var può essere un aiuto per l'arbitro soprattutto per il fuorigioco, mentre le interpretazioni sui falli, che siano di mano o altro, è molto più difficile, in tv certe cose sembrano falli netti, in campo è diverso. Quindi servono adeguamenti, bisogna modificare certe cose".