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Platini, ancora nel mirino della commissione etica della Fifa. Nuova sanzione in arrivo?

Per l’ex presidente dell’Uefa, colpito dalla sospensione per 8 anni, potrebbe arrivare una nuova sanzione. Il Comitato Etico della Fifa sta, infatti, valutando la recente partecipazione del francese al Globe Soccer di Dubai.
A cura di Alberto Pucci
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Piove sul bagnato per Michel Platini. Il dirigente francese, già fatto scendere dal trono dell'Uefa in seguito alla sentenza della commissione etica della Fifa, è ancora nel mirino della stessa per la sua recente partecipazione ai "Globe Soccer di Dubai": evento nel quale vengono premiati, oltre che i giocatori, anche i migliori dirigenti dell'anno che sta per concludersi.  Secondo il francese "Equipe", Platini potrebbe ancora una volta venir giudicato colpevole poiché, come confermato da portavoce della Fifa, all'interno della commissione etica "viene esaminata qualsiasi presunta violazione al procedimento". La presenza di Platini, che in teoria non avrebbe dovuto partecipare alla serata dedicata alle premiazioni, è ora "sub-judice" e potrebbe generare un ulteriore sanzione per il braccio destro di Sepp Blatter.

Platini pronto alla battaglia legale – Dopo aver urlato tutta la sua rabbia, proprio durante il suo soggiorno negli Emirati Arabi, Michel Platini ha ribadito la sua teoria e la sua ambizione: quella di rientrare a far parte del direttivo dell'Uefa. "Se verrò assolto o se mi daranno un massimo di tre anni di sospensione, dovrei comunque essere reintegrato all'UEFA – ha spiegato Platini – Qui non c’è in gioco solo la mia persona e di sicuro l’obiettivo non è solo Platini. La verità è che a Zurigo odiano la Uefa e il potere di una confederazione senza scandali. Io mi sono candidato perché avevo 100 dichiarazioni di voto scritte e 50 a voce. E questo ha fatto arrabbiare Zurigo". Un Platini deciso ad andare fino in fondo nella sua battaglia: "I miei avvocati sono pronti, così come lo sono io che, se servirà, condurrò la mia battaglia a tutti i livelli sportivi. Non accetto una simile ingiustizia e nel caso sono pronto ad andare di fronte alla giustizia ordinaria e a chiedere i danni".

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