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Pjaca: “Volevo la Fiorentina, giocherò con la maglia numero 10”

L’attaccante croato preso dalla Juventus si è presenta alla stampa e ai tifosi con la maglia numero 10: “La Fiorentina è la squadra che ho voluto sin dall’inizio. Badelj è stato determinante nel mio passaggio in viola”. Nessun rimpianto da parte di Pjaca per l’addio alla Juve: “Mandzukic resterà il mio punto di riferimento, non è un problema non giocare con CR7”.
A cura di Alessio Morra
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Marko Pjaca è il grande colpo di mercato della Fiorentina che, dopo aver svecchiato la squadra un anno fa, in questa stagione ha puntato su giocatori sempre di primo pelo, ma già con una discreta esperienza. Il reparto offensivo, che comprendeva già Simeone e Chiesa, è stato potenziato con il giocatore croato e con Mirallas. L’ex juventino è stato oggi ufficialmente presentato a stampa e tifosi, ha promesso il massimo impegno e ha svelato che giocherà con la maglia numero 10: Indossare la 10 della Fiorentina è un onore, ma anche una responsabilità: il mio obiettivo è dimostrare tutti che merito questa maglia”.

L’ex giocatore dello Schalke ha parlato della lunga trattativa che lo ha portato in viola e ha detto che l’essere una delle stelle della squadra può essere sono uno stimolo per lui:

La trattativa è stata lunga, però volevo venire qui fin dall’inizio e sono felice che alla fine sia successo: non vedo l’ora di cominciare a giocare. Darò il 100% per far bene qui, perché arrivino buoni risultati. Io la stella della squadra? Questa status per me è sicuramente una responsabilità e uno stimolo in più per dare il massimo, a partire dagli allenamenti.

Nell’ultimo anno e mezzo ha giocato poco l’esterno croato che sa di dover faticare per trovare la condizione dei giorni migliori, e ha ribadito che la tattica in Italia è determinante, anche se le regole del gioco cambiano poco nel calcio a tutte le latitudini: “Sono pronto per giocare, poi la forma migliorerà con il tempo. La cosa più importante imparata in Italia? Sicuramente che la tattica conta molto, l’ho imparato alla Juve. Per il resto, il calcio è calcio, in Croazia così come in Italia o negli altri campionati”.

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Secondo al Mondiale con la Croazia, Pjaca ha svelato che Badelj è stato determinante nel suo passaggio alla Fiorentina, mentre ha ribadito che Mandzukic per lui è un fratello maggiore:

Ho parlato anche con Badelj e mi ha convinto, è stato importante nella decisione. Mario mi ha aiutato molto alla Juve, era il mio punto di riferimento. Giocare con Ronaldo? Non ho rimpianti, ho riflettuto su questo, ma devo comunque pensare alla mia carriera e non alla sua. E io devo giocare. Il Mondiale è stata un’emozione unica, me la porterò sempre dentro.

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