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Pirlo, infortunio al polpaccio: niente Roma e Borussia

L’infortunio muscolare al polpaccio destro ha costretto Pirlo a uscire al 37′ del primo tempo contro il Borussia. Gli esami: “Lesione di primo grado del gemello mediale della gamba destra. La prognosi per il completo recupero è di venti giorni”.
A cura di Maurizio De Santis
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Venti giorni di stop. Pirlo salterà la partita di lunedì sera contro la Roma (in campionato sarà out anche contro Sassuolo e Palermo), quella di Coppa Italia contro la Fiorentina e – soprattutto – il ritorno di Champions League contro il Borussia. Il comunicato della Juventus chiarisce l'entità dell'infortunio patito dal calciatore proprio nella recente sfida di Coppa contro i tedeschi. "Questa mattina è stato sottoposto ad accertamenti in seguito al fastidio al polpaccio accusato durante la gara di Champions – si legge nella nota della società -. Gli esami hanno evidenziato una lesione di primo grado del gemello mediale della gamba destra. La prognosi per il completo recupero è di venti giorni".

La fitta, una smorfia di dolore e un'altra di disappunto. E' il 37′ del primo tempo e Pirlo è costretto a uscire dal campo per infortunio muscolare: il polpaccio destro duole, s'avvia verso la panchina bofonchiando qualcosa, la malasorte ci ha messo lo zampino e ha sottratto alla partita col Borussia uno dei possibili protagonisti. Maledetta questa volta non è una punizione e nemmeno la traiettoria proverbiale dei suoi tiri. Maledetta è la paura di guai ben più seri che lo costringerebbero a un lungo stop. Nel dopo gara Allegri non s'è sbilanciato ("attendiamo esami strumentali, speriamo non sia nulla di grave") ma sa che sicuramente il ‘professore' salterà il big match contro la Roma che vale lo scudetto (all'Olimpico, nel posticipo di lunedì sera).

Al posto del regista bianconero e della Nazionale è entrato Pereyra, l'ex dell'Udinese non ha fatto rimpiangere Pirlo offrendo una prestazione affidabile sotto il profilo della sostanza e dell'intensità agonistica con accanto un Marchisio apparso – ancora una volta – in ottimo stato di forma. Fosse arrivato anche il gol (quello fallito nella fase cruciale della ripresa), allora per l'ex dei friulani la serata di Champions sarebbe stata da incorniciare. Luci e ombre per Chiellini, tradito da uno scivolone che ha spianato la strada del pareggio a Reus. "A volte scivoli e non succede niente e invece quando lo fai da ultimo uomo devi solo pregare che l'attaccante sbagli – ha raccontato a Sky Sport nel dopo partits – . Peccato, Gigi è bravo ma non poteva far niente neanche lui. Il bello è che avevo dei tacchetti che più alti non si può".

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