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Pirlo incorona Verratti: “E’ il mio erede”

L’esperto centrocampista campione del mondo non ha dubbi sul suo successore che attualmente è il miglior mediano del palcoscenico calcistico.
A cura di Marco Beltrami
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Incassare in pochi giorni le parole di stima di due tra i centrocampisti più forti e completi del calcio moderno. Non male per Marco Verratti che prima Iniesta e poi Andrea Pirlo hanno considerato il proprio erede. Una vera e propria investitura per un giocatore che, nonostante le dichiarazioni d’amore per il Psg, continua ad essere al centro dell’interesse di mercato di numerosi top club come Juve, Inter e Bayern. Proprio Pirlo che ha avuto modo di vivere con Verratti l’esperienza in azzurro, in una lunga intervista a L’Equipe, si è così espresso sul suo giovane successore destinato a scrivere pagine importanti del calcio: “Credo che Verratti sia il numero uno al mondo, il futuro del calcio italiano per i prossimi 20 anni. Giochiamo entrambi nella stessa posizione, solo che lui effettua molti più passaggi corti e dribbling rispetto a me". E Verratti ha recentemente conquistato la scena trascinando il Paris Saint Germain nel 4-0 rifilato al Barcellona nell’andata degli ottavi di finale di Champions. Pirlo si è complimentato con l’ex Pescara: “Dopo la gara vinta dal PSG contro il Barcellona gli ho mandato un messaggio facendogli i complimenti e dicendogli che ora è lui il migliore, considerato che io sto per concludere la mia carriera".

E a proposito di Barcellona, Pirlo attualmente al New York City ha rivelato un retroscena legato all’interesse dei blaugrana nei suoi confronti ai tempi della sua avventura al Milan: “Con il Milan giocammo un'amichevole al Camp Nou contro il Barcellona e Guardiola volle parlarmi nel suo studio: mi chiese se mi sarebbe piaciuto giocare con i blaugrana, all'epoca però i rossoneri non mi avrebbero mai ceduto". E in rossonero Pirlo si è tolto tantissime soddisfazioni ma ha vissuto anche una notte terribile che non dimenticherà: “La finale di Istanbul contro il Liverpool: vincevamo 3-0 alla fine del primo tempo e non lo augurerei a nessuno perdere in quel modo. Piansi in campo, al rientro negli spogliatoi c'era un clima surreale". E a Verratti, Pirlo non può non augurare di vincere il titolo mondiale con la Nazionale italiana. Un’esperienza che il bresciano ha assaporato nel 2006: “I minuti che passarono tra il goal di Grosso e quello di Del Piero in semifinale del Mondiale contro la Germania furono i migliori, vincere in casa loro fu speciale. E poi la finale di Berlino: la notte prima la passai a giocare alla Playstation con il mio compagno di stanza, Alessandro Nesta".

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