Pirlo definisce così Conte: “Una bestia con due mogli. Ed è ‘matto’ per il calcio”
Per gli inglesi è solo questione di tempi tecnici e ufficialità: Antonio Conte, attualmente alla guida della Nazionale italiana, è il prossimo manager del Chelsea. I tabloid non hanno remore nell'affermare con certezza quel che sarà svelato nelle prossime settimane e vanno oltre: dopo aver citato i dettagli del contratto (triennale da 6.5 milioni a stagione), fatto i nomi delle prime richieste di mercato (Vidal, Nainggolan e, addirittura, Pogba), fissato la somma che verrà investita dal club (sui 160 milioni di euro) chiamano in causa una ‘vecchia conoscenza' dell'ex tecnico juventino, Andrea Pirlo. Scelgono lui, il ‘professore' emigrato negli States, perché racconti vizi e virtù, pregi e difetti, aneddoti dell'allenatore che a Torino ha scandito il periodo della rinascita grazie ai successi conquistati e al dominio stabilito in Italia. Gli è mancata la consacrazione europea, però rappresenta ugualmente una pietra miliare. "E' una bestia con due mogli, la sua consorte e il calcio – afferma Pirlo -. Nel mondo di Conte il calcio è tutto, è capace di restare incollato alla tv per tutta la notte a studiare gli avversari, le tattiche da usare per la prossima partita, gli errori commessi".
Errori che gli facevano perdere le staffe. "Quand'ero alla Juventus ricordo che alla fine del primo tempo di una partita eravamo in vantaggio, eppure c'era qualcosa che non funzionava secondo lui. Fu così che entrò nello spogliatoio e scagliò a terra bottiglie d'acqua perché aveva ravvisato qualche errore da parte nostra. Conte è così, geniale e come tutti i geni può sembrare anche un po' matto".
A Hiddink toccherà traghettare la squadra fino al termine della stagione, provando a salvare il salvabile dopo un'annata maledetta. A Conte il compito di riportare in auge i Blues nel confronto con le due rivali di Manchester che vedranno Mourinho e Guardiola all'opera. "Nutro grande stima nei confronti di Conte – ha ammesso al Mirror, Pirlo -. E' una persona che non molla mai e quando gli affidano un compito lo porta a termine". Però… "Però vuole farlo alla sue condizioni. Cosa vuol dire? Se il club pensa di prendere decisioni inerenti il mercato, questioni tecniche senza averle condivise con lui allora Conte non è il manager adatto al Chelsea. Diversamente, seguendo le sue indicazioni, i frutti del suo lavoro saranno evidenti, positivi, garanzia di successo".