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Torti al Barça, Piquè al presidente della Liga: “Lo hai visto? Lo hai visto?”

Il difensore centrale esplode tutta la sua frustrazione a fine gara contro il Villarreal, a bordo campo ripreso dalle tv di tutto il mondo mentre si rivolge al presidente della Liga, Javier Tebas. Un’altra sfuirata dopo quella in Copa del Rey dove al Barça non era stato assegnato un rigore.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Barcellona è in crisi, in campionato è scivolato al terzo posto e l'ultimo pareggio contro il Villarreal è stata la conferma di una squadra con il freno a mano tirato malgrado il gran numero di fenomeni a disposizione di Luis Enrique. Un ennesimo colpo a vuoto mentre la vetta, rappresentata dall'avversario di sempre, il Real Madrid, si allontana ancora un po' decretando l'addio ai sogni di gloria. Ma c'è chi non ci sta; è Gerard Piquè che ha esploso tutta la propria rabbia, a bordo campo, ripreso in diretta televisiva, davanti a ciò che ha ritenuto una ingiustizia nei confronti della propria squadra.

Sfogo davanti alle telecamere – Una vera e propria esternazione anti arbitraggi, quella di Piquè he non ha avuto mezzi termini nel condannare gli errori del direttore di gara che contro il Villarreal ha negato un penalty al Barcellona. Una protesta tanto forte quanto plateale che ha coinvolto i dirigenti della federcalcio spagnola. A fine partita, infatti, Piqué è andato sotto la tribuna, dove c’era Javier Tebas, presidente de La Liga, la federcalcio spagnola. Lì il difensore catalano ha cominciato a urlare: "L'Hai visto? L'hai visto?" mentre le tv nazionali e non lo riprendevano.

Favori e aiuti – E' il secondo grave errore contro il Barcellona dopo quello subito contro l'Athletic Bilbao in Copa del Rey dove era stato negato un rigore a Neymar. Anche in quell'occasione in centrale azulgrana aveva inveito contro le decisioni arbitrali, gridando al complotto anti Barça. Effettivamente gli ultimi errori contro il Barcellona sono stati abbastanza evidenti. Non solo. Per l'ambiente catalano oltre ai torti subiti ci sono anche favori direttamente usufruiti dal Real Madrid, attuale capolista. Una sorta di due pesi e due misure che spiegherebbe il divario in classifica tra le due società oggi di 5 punti ma destinato a salire ancora.

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