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Aggiornamenti sul referendum in Catalogna

Piqué in lacrime per la Catalogna: “Se sono un problema, lascio la nazionale”

Presa di posizione forte del centrale del Barcellona dopo le critiche ricevute per le sue parole pro-Catalogna: “Se il ct o qualcuno della Federazione credono che io sia un problema, farò un passo indietro e lascerò la nazionale prima del 2018”
A cura di Marco Beltrami
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Una presa di posizione netta e forte quella di Gerard Piqué. Il difensore del Barcellona si è detto pronto a lasciare la nazionale spagnola anche subito, dopo le critiche ricevute per il suo intervento pro-Catalogna. Nelle ore concitate del referendum per l'indipendenza catalana, il centrale classe 1987 si è espresso in maniera perentoria confermando idee che, in più di un'occasione nel corso della sua carriera, lo hanno fatto finire nell'occhio del ciclone in terra iberica.

Piqué pronto a lasciare subito la nazionale

Il difensore del Barcellona aveva già comunicato di voler lasciare la nazionale dopo i Mondiali 2018. Una decisione che potrebbe essere anticipata, con Piqué che ha rivelato: "So che in Spagna c'è gente che non approva quello che è successo e crede nella democrazia. Ma se il ct o qualcuno della Federazione credono che io sia un problema, farò un passo indietro e lascerò la nazionale prima del 2018″.

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Il voto per l'indipendenza di Piqué

L'esperto difensore ha confermato di aver votato, in una giornata a dir poco difficile: "E che si voti sì, no o scheda bianca, però si vota. Durante il franchismo non potevamo difendere le nostre idee. Sono e mi sento catalano e sono fiero del mio popolo, del suo comportamento come lo sono stato in questi ultimi sette anni. Non c'e' stata nessuna aggressione ma e' arrivata la polizia per agire come ha fatto".

La voglia di non giocare con il Barcellona

Una giornata molto particolare anche per il Barcellona che è sceso in campo a porte chiuse contro il Las Palmas, nonostante i disordini della città catalana: "E' stato difficile andare in campo senza tifosi, dopo quanto successo è stata per me l'esperienza peggiore come professionista. E' stato un giorno duro, la gente ha manifestato senza ricorrere alla violenza, lo ha visto tutto il mondo e ci saranno delle conseguenze". E Piqué non avrebbe voluto giocare: "Ho detto la mia e la dirigenza ha detto la sua. Alla fine si è deciso di giocare, siamo un club e andiamo tutti in una sola direzione".

Piqué contro il premier spagnolo

In conclusione Piqué ha detto la sua su quanto accaduto oggi, e sugli scontri con la polizia avvenuti ai seggi e non solo spendendo parole forti contro il premier spagnolo: "Siamo davanti a un Paese con un partito che continua a mentire, da anni dicono che siamo una minoranza che manifesta creando disordini. Hanno fatto credere al popolo spagnolo che noi catalani siamo cattivi ma non è così, vogliamo solo votare. Hanno separato ancora di più la Catalogna dalla Spagna. Abbiamo un premier che va in giro per il mondo senza nemmeno saper parlare inglese, questo è il suo livello"

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