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Pioli, la panchina traballa: senza Champions il tecnico è destinato a lasciare il Milan

Reduce dalla dolorosa sconfitta nel derby, e in attesa di sfidare la Juventus in Coppa Italia, Stefano Pioli non può sentirsi al sicuro per la prossima stagione. Se il tecnico rossonero non riuscirà a centrare il quarto posto (ad oggi distante 10 punti), il club potrebbe anche decidere di esonerarlo prima della fine del suo contratto.
A cura di Alberto Pucci
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Tutti gli allenatori sono legati ai risultati, e se non arrivano rischiano di essere messi in discussione. Tutti, compreso Stefano Pioli: uscito con le ossa rotte dallo scontro con l'Inter di Antonio Conte. La sconfitta nel derby, arrivata nonostante un grande primo tempo della sua squadra, ha infatti riportato a galla le voci sul futuro del 54enne allenatore di Parma: sotto contratto con il Milan fino al 2021, ma a rischio esonero in caso di mancato raggiungimento dell'obiettivo europeo.

Dopo il percorso altalenante dei rossoneri, l'unica condizione che permetterebbe a Pioli di salvarsi da un esonero sarebbe infatti la conquista del quarto posto: un obiettivo ad oggi distante 10 punti e molto difficile da conquistare. Secondo la ‘Gazzetta dello Sport', neanche la vittoria in Coppa Italia ed il relativo accesso all'Europa League salverebbero l'ex allenatore della Fiorentina da un addio anticipato.

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La fiducia a tempo

Arrivato a Milanello nell'ottobre scorso, al posto dell'esonerato Marco Giampaolo, Pioli non è infatti riuscito a convincere del tutto tifosi e dirigenza. Nonostante l'evidente miglioramento sul piano del gioco e la valorizzazione di alcuni elementi in rosa, il tecnico non ha mai avuto un percorso continuo e si è ritrovato anche a gestire pesanti sconfitte come quella di Bergamo e quella nell'ultimo derby con l'Inter. Il tutto a poche ore dalla prima semifinale di Coppa Italia con la Juventus.

I possibili sostituti

Se il Milan continuerà nel suo campionato ‘anonimo' Pioli diventerebbe dunque il traghettatore fino alla prossima estate, quando la società sceglierà un nuovo allenatore a cui affidare la squadra. Nelle intenzioni del fondo Elliott e della dirigenza milanista, ci sarebbe l'idea di chiamare a Milanello un big della panchina per tentare di risollevare le sorti del club. Tra i nomi in agenda, oltre a quello del tedesco Ralf Rangnick, ci sarebbero anche quelli di Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti: ad oggi gli unici due italiani ‘liberi' sulla piazza.

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