video suggerito
video suggerito
La morte del calciatore Davide Astori

Pioli e la mancanza di Astori: “Faccio fatica a non sentire più la sua voce”

L’allenatore della Fiorentina torna a parlare della morte del capitano della Fiorentina: “Con lui c’era simbiosi. Gli altri giocatori? Ho temuto per loro, ma mi hanno detto di voler portare avanti i valori di Davide”
A cura di Marco Beltrami
73 CONDIVISIONI

4 marzo 2018. Una data che Stefano Pioli non dimenticherà mai. Passano i giorni, ma il ricordo di quella maledetta mattina di Udine nella testa e nel cuore dell'allenatore della Fiorentina è ancora vivo, e lo sarà a lungo, probabilmente per sempre. La morte di Davide Astori ha rappresentato uno shock per l'ambiente viola e per tutto il calcio, e l'assenza del capitano nello spogliatoio della squadra gigliata è pesantissima. L'allenatore è tornato a parlare dei terribili momenti legati alla scoperta del decesso del calciatore nell'albergo a poche ore da Udinese-Fiorentina, raccontando anche il dopo e come la squadra ha provato a ripartire con Davide sempre davanti agli occhi.

Pioli e il racconto della scoperta della morte di Astori

In un'intervista a "Il Corriere Fiorentino", Pioli è tornato sui tragici momenti successivi alla scoperta della morte di Astori nell'albergo di Udine, domenica 4 marzo. Questo il suo racconto: "In ritiro mi sveglio sempre presto e massimo alle 7.30 faccio colazione. Ricordo che mi aveva appena telefonato mia figlia Carlotta. Poi mi hanno chiamato il dottor Pengue e il team manager Marangon ‘Scendi, scendi subito'. Sono arrivato davanti alla stanza numero 118 in pigiama, Sportiello era già lì ‘Mister, Davide se n’è andato' . Ma ancora non avevo compreso fino in fondo la tragedia: poi, aprendo la porta, ho visto Astori lì, fermo nel suo letto. Sembrava che dormisse, non era così".

Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'assenza di Astori un macigno per l'allenatore della Fiorentina

Pioli è sembrato ancora incredulo per quanto accaduto. Difficile poi comunicare la terribile notizia agli altri calciatori della Fiorentina ("È stato il momento più difficile, una cosa che non auguro a nessuno"). Tutto l'ambiente era legatissimo ad un ragazzo che sapeva farsi voler bene, e rivestiva un ruolo chiave per tutto il gruppo in campo. La sua assenza nei match contro Benevento e Fiorentina, giocati e vinti nel suo ricordo si è rivelata pesantissima per il tecnico: "Con Davide c’era simbiosi, faccio fatica a non sentire più la sua voce in campo. È come se avessi perso un punto di riferimento".

Come Pioli e la Fiorentina hanno trovato la forza di ripartire dopo la morte di Astori

Come fare a ripartire? Come trovare la forza per tornare a giocare senza il numero 13 della Fiorentina, senza il capitano? Pioli ha trovato la forza nei suoi ragazzi, pronti a portare in campo i valori di Davide Astori, e a vincere per lui: "Inizialmente  ho temuto per i miei giocatori, in tanti sono giovani e forse non si erano ancora resi conto di quello che era successo. Ho iniziato io a parlare, poi ho chiesto a chi se la sentisse di dire qualcosa: tutti quelli che l’hanno fatto mi hanno detto ‘vogliamo portare avanti i valori che ci ha trasmesso Davide, vogliamo farlo per lui‘. In quel momento ho capito che avremmo avuto la forza per ricominciare". 

73 CONDIVISIONI
224 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views