Pietro Mennea: i funerali e l’ultimo saluto degli amici (VIDEO/FOTO)
E' stata la basilica romana di Santa Sabina ad accogliere quanti hanno voluto dare un ultimo saluto a Pietro Mennea. L'ex campione di atletica leggera scomparso lo scorso 21 marzo a 60 anni. La cerimonia è stata molto toccante. Hanno dapprima parlato i suoi amici, come Gianni Minà che ha detto: "Non era simpatico a molti critici e giornalisti. Mennea era figlio del Sud, un campione di corsa che spesso non aveva una pista dove allenarsi. Gianni Brera scrisse di lui che era prodigioso, che era sbocciato nel nostro Sud depauperato. Lui ‘stortignaccolo' puntava sulla sua caparbietà e sulla sua disposizione al sacrifico secondo i voleri dal suo mentore Vittori a cui dava del lei. Parlava poco; non sfoggiava dialettica: rimediava con i risultati. A Città del Messico nel 1979 – ha continuato – ho assistito a un evento storico per davvero, peccato che il centralino della Rai per minuti e minuti trillò a vuoto (in Italia erano le 23 circa); poi mi risposero che il Tg della notte era appena finito. Pietro era fuori dallo schema; non era conformista, non era un musone. Era un uomo verticale; ce ne sono pochi. Mohammed Alì gli chiese come poteva essere il più veloce del mondo non essendo nero. ‘Sono nero nel cuore', rispose. Era grande grande grande. Ciao Pietro".
Il primo a parlare è stato Padre Antonio Truda, che ha officiato la cerimonia funebre; lo stesso che officiò il matrimonio fra Pietro e Manuela. "Hai saputo rendere grande la storia dell'Italia, sportiva e umana. Ho letto tante cose su di te, ma come dice Papa Francesco se non c'è fede non si possono raggiungere traguardi. Pietro grazie per tutte le cose che ci hai dato".
Una cerimonia toccate in una chiesa colma. Un estremo tentativo di ringraziare l'uomo e lo sportivo che si è caricato sulle spalle l'atletica italiana e l'ha esaltata nel mondo.