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Piccola Italia in Albania, il peggiore in campo è sempre Ventura

L’Italia batte a fatica l’Albania a Scutari guadagnando la qualificazione da testa di serie ai playoff di Russia 2018. Top e flop degli azzurri con solo il guizzo di Candreva a risolvere l’ennesima complicata partita della gestione Ventura.
A cura di Salvatore Parente
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Nelle più classiche delle occasioni nelle quali veniva presa di mira da feroci critiche, la nostra selezione ha sempre tira fuori il meglio. Oggi, invece, l’orgoglio si ridesta solo nella seconda frazione di gioco dopo 70’ minuti davvero pietosi.

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Pur attesa a una gara complicata sul difficile campo di Scutari contro la pugnace Albania di Panucci (2 europei Under 21 e 57 presenze in azzurro per lui), infatti, la compagine di Ventura ha messo insieme l’ennesima prestazione deludente con un gol di Candreva che risolve la pratica playoff ma non scagiona l’ostinato Ct che, anche stasera, ha dimostrato di tenere più alle sue idee che al benessere, al risultato, agli equilibri e al buon nome della sua nazionale. Dal guizzo di Candreva alla stoica prestazione di Gagliardini fino alla serata no di Darmian ecco top e flop di Albania-Italia.

I Top di Albania-Italia

Da deludente a risolutivo, il “viaggio” di Candreva

Chiamato a creare la superiorità numerica sulla corsia destra, con l’ausilio del generoso Darmian, Candreva parte male con un primo tempo fatto di tante indecisioni in fase di spinta e le solite finte e controfinte che, in diverse occasioni, hanno disorientato più lui che il suo diretto avversario Agolli. Cross a vuoto, pochissimi dribbling riusciti, una scarsa precisione nei passaggi, nervosismo e mancati inserimenti senza palla sembravano dover connotare la sua serata trasformandola in una di quelle notti nelle quali sai che qualsiasi cosa tu possa fare non ti riuscirà mai. Eppure, quando meno te l’aspetti arriva, splendido e fortuito, il gol della salvezza, il gol che porta l’Italia ai playoff e le polemiche, che pure non tarderanno ad arrivare, almeno per un attimo, in soffitta. Su traversone dalla sinistra di Spinazzola, liscio globale della retroguardia albanese con Candreva che, tutto solo, trafigge con destro poderoso l’incolpevole Berisha: 0-1 e, forse anzi di sicuro, la rete più importante della sua storia in azzurro.

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Gagliardini moto perpetuo, il centrocampo azzurro è suo

Fra i calciatori meno positivi della sfida di venerdì sera con la Macedonia, l’interista Gagliardini, punto nel vivo, si scrolla di dosso scorie, critiche e pressione facendo rivedere quello sbarazzino giovanotto che, non meno di 1 anno fa, faceva faville in quel di Bergamo. Grinta, corsa, determinazione e buone geometrie sono il leitmotiv di una serata dal sapore del riscatto con un ragazzo che, nel solito centrocampo a due di marca venturiana, non va troppo in difficoltà e regge l'urto, l’impatto con la più folta mediana albanese.

Chiellini stoico, baluardo insuperabile

Goleador venerdì sera con la Macedonia e stoico centrale, del resto è questo il suo mestiere, nella serata con l’Albania. Questa, in estrema sintesi, l’avventura nazionale del difensore bianconero Chiellini che, al di là del colore delle maglie che indossa, il suo contributo è pronto sempre a garantirlo. E così, nel bailamme generale, in una contesa che è diventata vieppiù difficile contro l’italianissimo Panucci, il sovrano della nostra difesa, “Re Giorgio” non ha fatto mancare tutto il suo apporto, la sua esperienza (oggi 94 apparizioni in azzurro, raggiunto Facchetti) e la sua calma olimpica nei disimpegni o in fase di chiusura difensiva.

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Prezioso pure nel modo di interpretare il match e, soprattutto, per il carisma e la leadership dimostrate diventa indispensabile per il raggiungimento dei 3 punti tranquillizzando i compagni più giovani e dimostrandosi, anche al termine di alcune sbavature della mediana, baluardo insuperabile (3 intercetti, 5 salvataggi e 7 uno contro uno vinti) della retroguardia italiana.

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I Flop del "Loro Borici Stadium"

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Ventura ed un sadico 4-2-4. Battuta l’Albania ma quanta fatica

Non gioca, non scende in campo eppure Ventura determina, purtroppo in negativo, più di tutti. Schiera il solito 4-2-4, veste tattica inappropriata al materiale umano a disposizione, non legge bene il match rifiutandosi di inserire un centrocampista in più nel momento del vantaggio e si ostina a perseguire quelle stesse idee di gioco che sembrano condizionare pesantemente la squadra. Novanta minuti come una finale con la Francia o uno spareggio col Brasile e invece, di fronte c’è la modesta, seppur organizzata, Albania di Panucci. E Passino pure le attenuanti degli infortuni, dello scarso impiego dei nostri nei club di vertice ma, con la rosa a disposizione, contro Macedonia e Albania, non solo dal punto di vista dei risultati ma anche su quello del gioco qualcosa in più andava fatto. L’Italia, da Madrid in poi sembra malata e Ventura sembra esserne la causa scatenante più che la cura.

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Salvate il soldato Parolo, Ventura lo abbandona in mezzo al campo

Suo malgrado si ritrova, ancora una volta, a subire il torello degli avversari sulla linea mediana contro i ruvidi albanesi e i vari Basha, Kace o Roshi. Parliamo nello specifico di Parolo che, pur col solito dinamismo, vaga per il campo in cerca del pallone sia in fase di interdizione che di impostazione trasformandosi in un detective della sfera. Soffre, combatte, non si arrende ma, allo stesso tempo, patisce l’inferiorità numerica nella zona nevralgica del rettangolo verde macinando chilometri e gestendo davvero pochi possessi. Martire.

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Darmian tanta voglia, poca sostanza

Corre, si batte mostra tutta la sua voglia di fare bene e determinare. Eppure, l'estremo impeto di Darmian si trasforma in una inutile foga che lo porta a sporcare il foglio e a pasticciare diverse, seppur facili, giocate. Si fa vedere sulla fascia, prova a duettare con Candreva, si allarga, si mette in visione ma non riesce a incidere con 0 cross a referto, solo il 72.4% di precisione nei passaggi, 4 uno contro uno su 9 riusciti, 1 tiro verso la porta avversaria e la consapevolezza, nel momento di abbandonare il campo per l’altro “britannico” Zappacosta, di aver perso un’altra, l’ennesima occasione per dimostrare tutto il suo valore.

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Tabellino e voti: Candreva salva Ventura, bene capitan Agolli

Albania (4-2-3-1) Berisha 6; Hysaj 5.5, Veseli 6, Mavraj 6, Agolli 6.5; Basha 6 (Dal 68’ Lila 6), Kace 5.5; Roshi 6 (Dal 91’ Ahmedi s.v.), Memushaj 6 (Dal 76’ Latifi s.v.), Grezda 6; Sadiku 6. A disposizione: Hoxha, Koliqi; Djimsiti, Ajeti, Memolla, Balliu; Lenjani, Ahmedi, Ndoj, Latifi, Lila. Ct Christian Panucci 6

Italia (4-2-4) Buffon 6; Darmian 5.5 (Dal 61’ Zappacosta 6), Bonucci 6, Chiellini 6.5, Spinazzola 6.5; Parolo 5.5, Gagliardini 6.5; Insigne 6.5 (Dal 92’ El Shaarawy s.v.), Eder 6 (Dal 89’ Gabbiadini s.v.), Immobile 6, Candreva 6.5. A disposizione: Perin, Donnarumma; Zappacosta, Rugani, Astori, D’Ambrosio; Barella, Cristante; Bernardeschi, El Shaarawy, Gabbiadini, Inglese. Ct: Gian Piero Ventura 4.5

Arbitro

Svein Oddvar Moen (Norvegese) 28esima gara internazionale. In carriera, 0.06 rossi a partita e 2.87 gialli per match. Ultima gara diretta: Rosenborg-Sarpsborg 1-1. Con le italiane, fra club e rappresentative nazionali, 2 vittorie e 3 pari. Assistenti arbitrali: Kim Thomas Haglund (Nor), Magnus Lundberg (NOR). Quarto uomo: Tore Hansen (NOR)

Precedenti

Due precedenti assoluti fra le due nazionali (2W Italia).

L’ultimo, lo scorso marzo a Palermo con una vittoria per 2-0, reti di De Rossi e Immobile, dell’Italia sull’allora selezione di De Biasi.

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