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Milan, Piatek: “Cambierò squadra quando il mio valore sarà di 60-70 milioni”

Tre gol in dodici partite stagionali con la maglia del Milan. Il Piatek visto in questo avvio di stagione è un lontano parente di quello che segnava con una continuità impressionante fino a pochi mesi fa. Anche il bomber è rimasto coinvolto nel difficile momento della formazione rossonera, come dimostrato le poche marcature all’attivo e le prestazioni non esaltanti. Direttamente dal ritiro della nazionale polacca, Piatek ha parlato del suo momento e di quello della compagine di Pioli, dimostrandosi pronto a tornare a sfoderare la sua esultanza da pistolero con continuità.
A cura di Marco Beltrami
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Tre gol in dodici partite stagionali con la maglia del Milan. Il Piatek visto in questo avvio di stagione è un lontano parente di quello che segnava con una continuità impressionante fino a pochi mesi fa. Anche il bomber è rimasto coinvolto nel difficile momento della formazione rossonera, come dimostrato le poche marcature all'attivo e le prestazioni non esaltanti. Direttamente dal ritiro della nazionale polacca, Piatek ha parlato del suo momento e di quello della compagine di Pioli, dimostrandosi pronto a tornare a sfoderare la sua esultanza da pistolero con continuità.

Piatek vuole tornare a fare il Pistolero, il polacco parla del difficile momento al Milan

Non cerca alibi Krzysztof Piatek per il deludente avvio di stagione con la maglia del Milan. Ai microfoni di TVP Sports, l'attaccante polacco ha dimostrato di saper fare tesoro delle critiche, pronto per tornare a sfoderare l'esultanza con le "pistole" e galvanizzato dal gol segnato con la Polonia contro Israele: "Mi guardo allo specchio e cerco la colpa dentro di me. All'inizio, come squadra, non abbiamo creato tante opportunità. Stiamo migliorando, tornerò a sparareAccetto le critiche.Vorrei essere giudicato solo alla fine della stagione ma in Italia per la stampa un giorno sei il Dio del calcio, quello dopo il giocatore peggiore. Ma nessuno si è mai messo nei miei panni e i titoli dei giornali non mi toccano".

Piatek, la popolarità improvvisa e l'arrivo al Milan

Sicuramente il fatto di essere passato in pochi mesi da semisconosciuto al bomber titolare del Milan ha inciso e non poco nella vita di Piatek che ha mantenuto però i piedi per terra: "Su Instagram, quando ho lasciato la Polonia, avevo cinquemila follower. Ora sono un milione e mezzo. Ma per me il calcio resta al primo posto e tengo i piedi per terra, non dico mai di no a un tifoso che mi incontra per strada e vuole farsi una foto con me. Quando sono arrivato a Milano è successo tutto così in fretta che non mi sono nemmeno fatto domande. La prima volta a San Siro sono rimasto scioccato. Nella partita contro il Napoli indossavo le cuffie, ma sentivo perfettamente l'intero stadio che cantava il mio nome e applaudiva. Mi trattavano come se giocassi lì da tanti anni. Mi hanno apprezzato fin dai primi giorni".

L'ambizione di Piatek, vuole arrivare a valere 70 milioni

Umiltà ma anche ambizione per il polacco che vuole gettarsi alle spalle il periodo difficile, a suon di gol. Il suo obiettivo è quello di vedere lievitare la sua quotazione di mercato fino a 70 milioni di euro: "Ora valgo 38 milioni, ma per la prossima volta in cui cambierò club vorrei valere 60-70 milioni. Devo essere ambizioso, mi impegnerò per questo. Sono all'inizio della mia carriera, è solo la seconda stagione in Serie A, uno dei primi cinque campionati".

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