Petrucci difende Stendardo: “Il calcio si prende troppo sul serio”

Guglielmo Stendardo, ieri, improvvisamente è diventato l’uomo copertina. Perché il roccioso centrale dell’Atalanta ha rifiutato la convocazione per il match di Coppa Italia, che i bergamaschi hanno perso per 3-0 con la Roma, per poter sostenere, a Salerno, l’esame d’avvocato. Percassi, Marino e Colantuono se la sono presa con il calciatore, che molto probabilmente verrà multato e non sarà convocato per il prossimo match di campionato. In difesa dell’avvocato Stendardo è sceso il presidente del Coni, Gianni Petrucci, che fa appello al buon senso del presidente dell’Atalanta:
Il calcio troppe volte si prende sul serio, di fronte a una specializzazione come l’esame d’avvocato come si può dire che c’è il contratto? Si può punire un ragazzo solamente perché ha esercitato un suo diretto. Bene ha fatto Stendardo. Certo che c’è il contratto, ma anche il buonsenso. Un applauso a una persona che oltre alla laurea vuole conseguire anche il passo successivo molto importante. Faccio appello al presidente Percassi, che ben conosco: siamo seri, siamo sereni.
A sostegno del calciatore si è schierata anche l’Avvocaticalcio, l’associazione che raggruppa i legali che hanno già in procura calciatori professionisti. Questo il messaggio che l’associazione, presieduta da Claudio Pasqualin, ha inviato a Stendardo:
In bocca al lupo a Stendardo per l’esame di Stato, con l’augurio che un domani possa anche assistere i suoi ex colleghi. Superare questo impegnativo esame sarà per lui motivo di grande orgoglio consentendogli di assistere, al termine della carriera agonistica, ove lo volesse, i suoi ex colleghi, nella contrattualistica e non solo, con particolare competenza professionale.