Pescara, polemica su Sebastiani: “Spogliarello in caso di salvezza”
Una frase infelice del presidente del Pescara Daniele Sebastiani ha scatenato un putiferio negli ambienti ed associazioni femministe. Poi però è arrivata la precisazione e la spiegazione del patron abruzzese che sembra aver riportato una relativa calma in un ambiente che, visti i pessimi risultati della squadra, rischia di diventare ancora più incandescente in vista dello scontro diretto contro il Crotone.
Galeotta fu la domanda di Cruciani durante la trasmissione “Tutti convocati” su Radio 24. "Se si salva fa come la Ferilli a Roma?", aveva chiesto il giornalista, riferendosi al famoso "spogliarello" dedicato allo scudetto della squadra giallorossa. E Sebastiani aveva precisato che in quel caso avrebbe chiesto di farlo a qualche bella ragazza di Pescara, visto che di lui probabilmente non importava a nessuno. Da qui la polemica: diverse associazioni femministe si sono schierate contro Sebastiani. "E allora speriamo non si salvi", hanno fatto sapere alcune sigle, puntando il dito contro quelle che sono state considerate frasi offensive verso la dignità della donna.
La replica del Pescara, però, non si è fatta attendere. "In merito alle presunte dichiarazioni del presidente Daniele Sebastiani, riportate in malo modo da alcune testate giornalistiche", si legge in una nota societaria, "la Delfino Pescara 1936 tiene a chiarire che il commento del presidente Sebastiani era solo una battuta a margine di una domanda le cui finalità erano di simpatia. Alla domanda del giornalista Cruciani “se si salva fa come la Ferilli a Roma” il presidente ha risposto in maniera scherzosa “se mi spoglio io non interessa a nessuno eventualmente bisogna far spogliare qualche bella ragazza di Pescara.” Detta precisazione", conclude la nota del club abruzzese, " è doverosa soprattutto per il rispetto che questa società nutre nei confronti delle donne, ed invita i signori giornalisti a riportare in maniera corretta il virgolettato dei nostri tesserati sia nelle parole, sia nei contesti argomentativi".
