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Pescara, l’avvocato Stendardo lascia il calcio: “Ora vorrei fare il procuratore”

Il 37enne difensore napoletano, ha comunicato alla stampa la sua decisione di lasciare il calcio giocato: “Il mio futuro? Sono avvocato e il mio sogno è quello di poter tutelare la figura dei giocatori”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo tante partite giocate con ben dieci maglie diverse, Guglielmo Stendardo ha detto basta. L'ex difensore di Juventus, Napoli, Salernitana, Catania, Lazio, Perugia, Atalanta, Sampdoria e Lecce, ha infatti deciso di rescindere il contratto con il Pescara con quattro mesi di anticipo e di appendere le scarpe al chiodo. A comunicare alla stampa la dolorosa decisione, è stato proprio il 37enne napoletano in una conferenza stampa andata in scena presso il centro sportivo Poggio degli Ulivi di Marina di Città Sant'Angelo.

Le parole di Willy

"Ringrazio il Pescara e i tifosi che mi hanno accolto con calore – ha spiegato Stendardo, seduto di fianco al presidente del club abruzzese Daniele Sebastiani – e mi dispiace di non aver potuto contribuire come volevo, anche se ho sempre cercato di dare il massimo. Mi è piaciuto che il presidente abbia lasciato decidere il sottoscritto. Mi auguro che possa esserci un futuro con a Pescara, dove continuerò per il momento a vivere, e dove credo che la squadra possa centrare il traguardo dei play-off così come ha più volte detto anche il presidente. Il mio futuro? Sono avvocato e il mio sogno è quello di poter tutelare la figura dei giocatori".

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La carezza di Sebastiani

Cresciuto nelle giovanili del Napoli, società con la quale ha esordito in Serie A nel maggio del 1998, Stendardo ha militato per alcuni mesi nella Juventus e ha scritto pagine importanti soprattutto nella Lazio (dal 2005 al 2008 e in seguito dal 2009 al 2012) e nell'Atalanta del presidente Percassi: squadra con la quale ha militato dal 2012 al 2017, mettendo insieme più di cento partite e sette gol. "Oggi ci tenevo ad essere qui con Stendardo – ha spiegato il presidente del Pescara – Guglielmo è un giocatore che da noi non ha avuto grande fortuna e oggi abbiamo deciso di risolvere il contratto perché con lui si chiude una porta e forse si aprirà in futuro un portone. E' stato un bravo giocatore ed è un ragazzo per bene con cui ci siamo trovati sempre in sintonia".

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